Continua la protesta dei docenti di ruolo di scuola primaria che hanno conseguito anche il diploma ISEF e che, con l’entrata in vigore della legge finanziaria del 2022, non potranno comunque insegnare educazione motoria nella propria scuola.
I docenti coinvolti hanno scritto anche a Francesco Scrima, presidente del CSPI che ha approvato un proprio parere sulla complessa vicenda.
“La nostra qualifica di insegnanti di ruolo alla scuola primaria e diplomati ISEF – scrivono i docenti firmatari della lettera – ci permette di soddisfare i requisiti fissati dal DM 249 del 10 settembre 2010 per l’insegnamento nella scuola primaria:
− essere in grado di articolare i contenuti della disciplina in funzione dei diversi livelli scolastici e dell’età dei bambini e dell’assolvimento dell’obbligo d’istruzione;
− possedere capacità pedagogico-didattiche per gestire la progressione degli apprendimenti adeguando i tempi e le modalità al livello dei diversi alunni;
− essere in grado di scegliere e utilizzare di volta in volta gli strumenti più adeguati al percorso previsto;
− possedere capacità relazionali e gestionali in modo da rendere il lavoro di classe fruttuoso per ciascun bambino, facilitando la convivenza di culture e religioni diverse, sapendo costruire regole di vita comuni riguardanti la disciplina, il senso di responsabilità, la solidarietà e il senso di giustizia“.
“Ciò nonostante – sottolineano i docenti – quest’anno scolastico 2022/23 siamo stati sollevati dall’insegnamento dell’educazione motoria nelle classi quinte, con alunni che seguivamo da anni, e nel prossimo anno 2023/24 saremo esonerati anche dalle classi quarte, dove già insegniamo da anni”.
Il problema deriva dal fatto che la legge finanziaria del 2022 (articolo 1, comma 329) prevede che “nelle more di una complessiva revisione dell’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, è introdotto, gradualmente e subordinatamente all’adozione del decreto di cui al comma 335, l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, nelle classi quarte e quinte, da parte di docenti forniti di idoneo titolo di studio e dell’iscrizione nella correlata classe di concorso Scienze motorie e sportive nella scuola primaria”.
Quando le nuove regole saranno andate a regime i posti in questione verranno coperti con i vincitori di un apposito concorso che dovrebbe essere bandito nelle prossime settimane.
Per intanto, però, i posti vengono assegnati ai docenti con i titoli richiesti dalla legge e inseriti nelle GPS.
I docenti di ruolo di primaria diplomati ISEF sostengono però che, dal momento che il concorso non è ancora stato bandito, venga prevista per loro la possibilità di conservare la propria posizione di insegnanti di ruolo su posto comune e di svolgere nel contempo il ruolo di insegnanti di educazione motoria e, di conseguenza, continuare ad insegnare anche educazione motoria nelle classi quarte e quinte a partire dal prossimo anno scolastico 2023/2024.
In sostanza i docenti firmatari dell’appello chiedono che, in attesa che la legge venga corretta e che il concorso venga bandito, si faccia una deroga alle diposizioni, anche per evitare che un importante patrimonio professionale vada perso.
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