La circolare ministeriale n° 43440 del 19 luglio 2023 con la quale sono dettate le disposizioni in merito alle supplenze, fra le altre problematiche prende in esame le supplenze riguardanti l’insegnamento dell’educazione motoria riprendendo le disposizioni già pubblicate nella nota 2116 del 2022.
In attesa che il Ministro dell’Istruzione e del Merito sia autorizzato all’avvio della procedura di reclutamento di cui all’articolo 1, comma 334, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, per n.1.740 posti di docente di educazione motoria, detta disposizioni specifiche per l’insegnamento di educazione motoria nelle classi IV e V per l’anno scolastico 2023/2024.
La Circolare sulle supplenze, riprende anche per l’anno scolastico 2023/2024, ignorando le diverse osservazioni del CSPI e disponendo che le supplenze fino al 31/08/2024 e fino al 30/06/2024, relative rispettivamente ai posti vacanti e agli spezzoni orario, siano gestite dagli Uffici di ambito territoriale, con il supporto del Sistema informativo, insieme a tutte le altre tipologie di supplenze, attingendo dalle GPS delle classi di concorso A048 e A049.
Nell’ambito della gestione dell’organico dell’autonomia, la nota ricorda ai dirigenti scolastici di valutare la possibilità di assegnare l’insegnamento di educazione motoria a docenti di scuola primaria facenti parte dell’organico dell’autonomia, fermo restante la manifestazione di disponibilità, in possesso oltre che dei 24 crediti, di uno dei seguenti titoli di studio:
• laurea magistrale classe LM-67 «Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate»;
• laurea magistrale classe LM-68 «Scienze e tecniche dello sport»;
• laurea nella classe LM-47 «Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie»;
• titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 luglio 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 233 del 7 ottobre 2009.
Mentre non è considerato titolo valido il diploma ISEF nonostante sia stato equiparato alla laurea in “scienze delle attività motorie e sportive” con la legge 136 del 2002.
Per le supplenze da conferire sulla base dello scorrimento delle graduatorie d’istituto, in assenza di graduatorie specificamente riferite all’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, gli istituti comprensivi utilizzano le graduatorie della classe di concorso A049, mentre le direzioni didattiche possono fare riferimento alle graduatorie delle scuole viciniori, la Circolare non prende in considerazione la reale situazione delle scuole primarie dove vi sono in atto docenti di ruolo diplomati ISEF, già operanti nella scuola Primaria in quanto vincitori di concorso (classe EEE) e insegnanti di Ed. fisica perché in possesso di diploma ISEF.
I docenti di educazione motoria, che assumono servizio nella scuola primaria, sono equiparati giuridicamente ed economicamente ai docenti di scuola primaria e non possono essere impegnati in altri insegnamenti.
Il CSPI, nell’esprimere il proprio parere sull’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria richiama le Indicazioni Nazionali che esprimono chiaramente la necessità di evitare la deriva disciplinarista e denuncia “il concreto rischio che i docenti di educazione motoria non siano in grado di soddisfare i seguenti requisiti fissati dal DM 249 del 10 settembre 2010 per l’insegnamento nella scuola primaria:
• essere in grado di articolare i contenuti della disciplina in funzione dei diversi livelli scolastici e dell’età dei bambini e dell’assolvimento dell’obbligo d’istruzione;
• possedere capacità pedagogico – didattiche per gestire la progressione degli apprendimenti adeguando i tempi e le modalità al livello dei diversi alunni;
• essere in grado di scegliere e utilizzare di volta in volta gli strumenti più adeguati al percorso previsto;
• possedere capacità relazionali e gestionali in modo da rendere il lavoro di classe fruttuoso per ciascun bambino, facilitando la convivenza di culture e religioni diverse, sapendo costruire regole di vita comuni riguardanti la disciplina, il senso di responsabilità, la solidarietà e il senso di giustizia”.
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