I lettori ci scrivono

Educazione motoria o giochi della gioventù?

Vi scrivo per esprimere la mia opinione su quanto in oggetto. Sono un insegnante di scienze motorie e sportive in pensione.

Ritengo utile ed opportuno considerare la situazione reale dell’educazione motoria in ogni ordine di indirizzo scolastico. Iniziamo a considerare che mancano le strutture per svolgere le attività curriculari e quando ci sono, la compresenza di gruppi squadra è la norma.

Se poi consideriamo la scuola primaria tutto peggiora. Le palestre nella maggior parte dei casi non esistono però le ore obbligatorie per le classi quinte e dal prossimo a.s. anche per le classi quarte si dovranno svolgere ma con insegnanti ancora senza una classe di concorso specifica.

Non si può accettare che si mettano in vetrina manifestazioni nazionali dimenticando l’importanza delle attività di base.

Troppe volte le Federazioni hanno svolto attività in esclusiva per potersi assicurare i migliori alunni/e e tesserarli/e. Ora per farla breve ritengo che istituire i Giochi della Gioventù non sia utile per raggiungere una vera educazione motoria nella crescita dei nostri studenti e studentesse. In vero sarebbe importante mettere in campo il maggior numero di esperienze motorie per fare si che ognuno possa nel tempo esprimere le proprie potenzialità e raggiungere con equilibrio i risultati desiderati.

Credo che il tempo del campionismo e delle specializzazioni sia anacronistico e sia invece necessario ampliare una idea di condivisione e di inclusione che limiti, almeno nelle fasi di formazione giovanile, l’individualismo esasperato.

Grazie per l’attenzione

Donato Fiume

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