In considerazione del rischio di non centrare l’obiettivo (concordato dai Governi di tutto il mondo a Dakar nel 2000) dell’educazione per tutti entro il 2015, soprattutto a causa della mancata attribuzione delle risorse, lo scorso 31 gennaio gli studenti provenienti da numerosi Paesi del vecchio continente hanno chiesto ai parlamentari europei di assicurare il diritto all’educazione agli 80 milioni di bambini e di bambine che ancora non hanno accesso all’istruzione.
Nella giornata di lancio della campagna è stata sottolineta la stretta connessione tra educazione e miglioramento delle condizioni di vita generali, tra cui la salute: è stato fatto l’esempio dello Swaziland dove i 2/3 delle ragazze che non frequentano la scuola sono HIV positive mentre i 2/3 delle ragazze scolarizzate invece non lo sono.
Un anno in più di scuola per una ragazza in Africa riduce il rischio di morte infantile dell’8%.
I parlamentari e i ragazzi europei hanno formato una catena umana per indicare la necessità di unirsi per i diritti all’educazione.