Educazione sentimentale nelle scuola, qualcosa si muove
Sono diversi gli ordini del giorno approvati nel corso della discussione del DL Istruzione 104, sia al Senato sia alla Camera. Tra i tanti ve ne è uno, a firma dell’on. Silvia Chimienti (M5S), che impegna il Governo a elaborare appositi programmi di educazione sentimentale e di genere, da svolgersi nella scuola secondaria di primo e di secondo grado, al fine di promuovere il superamento dei pregiudizi fondati sul genere di appartenenza e sull’orientamento sessuale, capaci di motivare la violenza e la discriminazione.
“Questo ordine del giorno – dichiara Chimienti – è per noi importantissimo. Non ci interessa soltanto punire penalmente chi commette atti di violenza nei confronti della comunità LGBT: ciò che conta per noi è la costruzione di una società fondata sul rispetto della diversità e non sull’odio e sulla paura. Per farlo occorre concentrarsi sulla scuola, luogo meraviglioso di crescita e di formazione, ma che purtroppo negli ultimi anni è anche diventato teatro di malesseri, disagi e tormenti per ragazzi che poi si sono spinti a compiere gesti estremi anche a causa di pregiudizi nei confronti dell’omosessualità”.
Vale la pena ricordare che l’ordine del giorno è stato approvato dopo che l’emendamento a firma Chimienti, di contenuto analogo, era stato oggetto di accese discussioni all’interno della maggioranza.
“L’approvazione dell’odg è solo il primo passo per mettere in atto un contrasto all’omofobia che sia prima di tutto culturale. Vigileremo sull’operato del Governo, affinché venga dato seguito a questo impegno”, conclude la ‘grillina’.
L’impegno del Parlamento verso il contrasto dell’omofobia ha comunque già trovato alcune disposizioni nello stesso DL 104, approvato definitivamente il 7 novembre al Senato: nell’emendamento all’articolo 16 si parla infatti di aggiornamento obbligatorio dei docenti. Ed uno degli ambiti di attuazione di queste attività riguarda anche il miglioramento delle “competenze relative all’educazione all’affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere e al superamento degli stereotipi di genere”.