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Educazione sessuale a scuola, Salvini dice sì dai 14 anni in su ma senza “imporre asterischi e schwa o ideologia alla Zan”

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April 11, 2025

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Matteo Salvini, leader della Lega e vicepremier, dice sì all’educazione sessuale a scuola, per ragazzi che hanno più di quattordici anni: questo quanto ha dichiarato oggi, 6 marzo, alla presentazione di un libro sul gender del deputato leghista Rossano Sasso, che si è svolta a Montecitorio. Lo riporta Ansa.

Salvini e “l’ideologia”

“Siamo pronti domattina a parlare di educazione alla sessualità nei licei per i ragazzi dai 14 anni in su e di incrementare le pene per chi aggredisce in base all’orientamento sessuale e diciamo sì alla libertà educativa, che significa il diritto di dire sì o dire no. Imporre asterischi o la schwa o i corsi che portano confusione, quello no, quella è ideologia”, queste le sue parole.

Salvini ha ribadito di essere d’accordo se “il Parlamento riprendesse senza ideologia alla Zan, che voleva creare una marmellata unica” il tema dell‘educazione sessuale, accanto alla lotta contro chi discrimina in base all’orientamento sessuale aumentando pene e sanzioni. “La voto domattina”, ha aggiunto.

Annunciando una proposta di legge depositata a Montecitorio Salvini ha aggiunto che “nelle scuole non dovrà più esserci autonomia gender”, ciò significa che i genitori obbligatoriamente dovranno firmare un modulo per dare il loro consenso o meno sulle carriere alias, come riporta La Repubblica.

“Lasciamo che i bimbi di sette, otto anni, giochino a pallone senza essere inquinati da dibattiti che sono degli adulti. Certe battaglie arrivano dagli adulti. Il faro della Lega sono le libertà di pensiero, di parola e di opinione, ognuno deve essere libero di fare e di amare. Siamo nel 2025 e nessuno si può permettere di discriminare e aggredire omosessuali o transessuali, va bene incrementare le pene ma senza ideologie alla Zan”, ha aggiunto.

In quanto alla proposta contro l’autonomia gender, Sasso ha spiegato che il testo è ispirato “dalle mamme e dai papà, che in tanti anni hanno segnalato delle storture pedagogiche, una deriva progressista che noi vorremmo arginare nelle scuole, nel pieno e totale rispetto dell’autonomia dell’insegnamento. Questo non è un messaggio contro qualcuno, è un messaggio in difesa della libertà educativa delle famiglie, è un messaggio in difesa delle differenze. L’ideologia gender non è un termine che si è inventata alla Lega e non è nemmeno un cavallo di Troia per le istanze più retrive, medioevali, bigotte che qualcuno di noi potrebbe pensare. È semplicemente un insieme di propaganda che purtroppo gli ambienti più radicali ed estremi della comunità Lgbt, non tutta, anzi la maggior parte della comunità Lgbt, condivide perché si svilisce la lotta all’omofobia, si svilisce la lotta alle discriminazioni con delle buffonate come il linguaggio Schwa, l’asterisco, le scale arcobaleno”.

“No a sessualità per fare propaganda politica”

“Mi piacerebbe che i nostri figli, da professionisti non ideologizzati, capissero cosa si rischia se non si adottano alcune precauzioni, piuttosto che cercarselo sui siti porno, su Tik tok o su Instagram – ha spiegato – Ci riteniamo più moderni e più aperti rispetto ad altri che usano la sessualità per fare propaganda politica”. Quindi ha concluso: “Fare il pro Pal con le bandiere della Palestina inneggiando ad Hamas e fare il sostenitore della comunità lgbt, o ci sei o ci fai”.

Educazione sessuale

L’educazione sessuale a scuola è auspicata da quasi 8 studenti su 10, ma i tempi non sembrano ancora maturi perché il progetto trovi attuazione in modalità stabile nei nostri istituti scolastici: il fondo pubblico da mezzo milione di euro previsto dalla Legge di Bilancio 2025 per promuovere la salute e l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole secondarie sarà utilizzato in via prioritaria per formare i docenti sull’infertilità e sui modi per prevenirla.

L’annuncio del cambiamento in corsa è arrivato l’8 gennaio, nell’Aula della Camera, dal ministro ai Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani: rispondendo ad una interrogazione della Lega, in linea con un altro ordine del giorno approvato in sede di manovra, il ministro ha detto che questi fondi saranno impiegati per formare gli insegnanti “prioritariamente riguardo alle tematiche della fertilità maschile e femminile, con particolare riferimento all’ambito della prevenzione delle infertilità”.