I risultati del nuovo sondaggio della Tecnica della Scuola sulla possibilità che, come da indicazioni nazionali per il curricolo, a partire dal quinto di scuola primaria si trattino in classe i temi legati alla sessualità e alla riproduzione, mostrano timore e remore da parte dei genitori e degli stessi ragazzi, che si dichiarano, in 7 su 10, contrari, su un totale di 1313 risposte.
Meno contrari i docenti, che però restano in prevalenza per il no, seppure con una maggioranza meno bulgara. Si dice contrario infatti il 57,6% degli insegnanti rispondenti al sondaggio, contro un 40.2% che si dice favorevole, segno che l’esperto di pedagogia e didattica ha una maggiore consapevolezza circa il modo in cui si effettua questo genere di formazione e dunque anche una maggiore serenità attorno alle questioni relative alla trattazione dell’argomento.
Le perplessità rivelate dai rispondenti al sondaggio sono di vario genere. Tendenzialmente nelle risposte aperte i nostri lettori hanno dichiarato in gran numero una ricorrente conditio sine qua non: “Solo con informazione preventiva ai genitori su docenti e contenuti e consenso scritto dei genitori”.
Altre risposte sono state:
Un commento, l’ultimo, che ricalca le argomentazioni recenti del sottosegretario Rossano Sasso sul tema, in polemica con una dirigente di Mantova, intervistata dalla Tecnica della Scuola.
Tra i più contrari coloro i quali hanno risposto in veste di “Altro”. In questo caso i no hanno raggiunto quasi il 74%. Tra questi soggetti molti nonni e anche un sacerdote e una catechista, segnale, forse, che la questione potrebbe essere oggetto di un dibattito ideologico.
Ricordiamo ai lettori della Tecnica della Scuola quanto è scritto sulle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012, in tema di traguardi per lo sviluppo delle competenze alla fine della scuola primaria, in ambito scientifico: l’alunno ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.
E in particolare alla fine della classe quinta l’alunno dovrà: acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualità.
In prevalenza docenti (46,3%) e genitori (37,8%), con un interesse proveniente in misura maggiore dal nord Italia (53% di risposte).
Quanto al grado di scuola, le domande sono equamente distribuite.
Interessante notare che nel contempo un sondaggio parallelo condotto solo sul canale delle stories di Instagram mostra un totale ribaltamento dei numeri, con un 71% di favorevoli contro un 29% di contrari, un dato legato probabilmente al fatto che l’utenza di Instagram potrebbe essere costituita da un maggiore numero di insegnanti rispetto al resto della popolazione rispondente.
Precisiamo che l’indagine è stata realizzata dalla testata giornalistica “La Tecnica della Scuola” nel periodo che va dal 27 al 30 maggio 2022. Hanno partecipato 1313 soggetti. Il sondaggio non ha carattere di scientificità: i risultati derivano da conteggi automatici.
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