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Educazione sessuale in classe? Gli studenti sarebbero entusiasti

Il ginecologo in classe? Per quasi tutti gli studenti italiani, oltre il 90%, è un’ipotesi da sperimentare. A darne notizia – alla vigilia della IV giornata mondiale della contraccezione che si celebrerà in tutto il pianeta il 26 settembre – è la società scientifica di ginecologia e ostetricia Sigo: avvalendosi di un kit certificato, solo nell’ultimo anno i ginecologi hanno trasmesso la loro esperienza e le loro conoscenze a 250.000 studenti (il 10% degli iscritti alle superiori). Dai questionari compilati da questi ultimi si deduce che i corsi di educazione sessuale sono stati ritenuti davvero interessanti: per il 90% sono estremamente utili, l’83% spera possano continuare, al 75% sono serviti per chiarire i dubbi e diventare “più competenti”. “Il nostro obiettivo è coprire tutti gli istituti – ha spiegato Alessandra Graziottin, direttore del centro di ginecologia e sessuologia del San Raffaele Resnati di Milano – e per questo chiediamo agli insegnanti di diventare nostri ‘alleati’“.
La proposto di introdurre l’educazione sessuale come materia non è affatto nuova: in Italia ormai da un secolo sono al vaglio proposte di legge (la prima è del 1910) che possano mettere tutti d’accordo; ma il risultato è che oltre 2 milioni di studenti delle superiori non hanno mai ricevuto informazioni qualificate su contraccettivi, infezioni, consultori o pap-test. “Se una teenager rimane incinta – continua la Graziottin – , otto volte su dieci decide di non tenere il bambino. L’altro grande pericolo sono le malattie sessualmente trasmissibili: a Milano si registra un caso al giorno di sifilide e l’Hiv, nei giovani tra i 14 e i 24 anni, è la seconda infezione più diffusa. Ma i risvolti di un’adeguata formazione sono più ampi. È fondamentale anche per educare al rispetto di sé e dell’altro e abbattere fenomeni come bullismo, abuso di sostanze e violenza: in Italia il 70% degli stupri è compiuto dal partner“.
Fra i materiali distribuiti dalla Società scientifica vi sono poster sugli apparati riproduttivi, una panoramica su tutti i metodi anticoncezionali, un magazine per gli studenti, delle guide per insegnanti e genitori, test e l’agenda della Sigo: 16 mesi di consigli per mantenere alta giorno per giorno l’attenzione sulla salute sessuale. Inoltre, periodicamente sul sito internet www.sceglitu.it
viene attivato un filo diretto con gli esperti, anche via chat. L’intervento dei ginecologi può essere richiesto on-line anche da insegnanti e operatori dei consultori, che hanno la possibilità di svolgere colloqui privati per consigli su come trattare questi temi in classe.
Attualmente, come risulta da un’indagine internazionale condotta per la Giornata mondiale, solo il 36% dei ragazzi italiani dichiara di rivolgersi al proprio docente per chiedere informazioni sulla contraccezione: una percentuale davvero bassa, se si pensa al 64% della Gran Bretagna, il 44% della Spagna e il 42% della Francia. Ma a chi si rivolgono allora i nostri giovani per parlare di certi argomenti? In oltre la metà dei casi (il  55%) ai genitori.
Alessandro Giuliani

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