In una scuola di istruzione secondaria di primo grado del torinese, ma a fortematrice cattolica, è stato varato il programma “Teen Star”, sponsorizzato da associazioni come Pro Vita o il Forum delle famiglie, che prevede di spiegare ai ragazzi l’educazione sessuale ma usando, sembra, “comprovate tecniche per insegnare la castità agli adolescenti”.
E proprio questa scelta didattica della scuola non è piaciuta ad alcune famiglie di una classe terza, le quali hanno deciso di non farvi partecipare i figli; e così hanno chiesto chiarimenti, attraverso una lettera inviata al preside e all’Usp: “Abbiamo delle perplessità sulla presunta laicità della proposta, visto che nella presentazione del corso ci è stato confermato che si basa sulla “Teologia del corpo” di Giovanni Paolo II”.
Una scoperta fatta per caso, specificano le agenzie, perché il nome di Teen Star, scritto sulla richiesta di autorizzazione, sarebbe stata collocata in fondo e solo alcune famiglie si sarebbero documentate, scoprendo così le vere finalità. Preoccupate, hanno chiesto spiegazioni alle docenti referenti.
Scrivono infatti nella lettera: “Ci hanno risposto in modo molto generico ed evasivo, dichiarandosi contrarie ad affrontare argomenti fondamentali quali l’interruzione volontaria di gravidanza e la legge che ne tutela il diritto”.
E questo, mentre alle ragazzine che avevano già iniziato il corso sarebbe stato chiesto di compilare una tabella sui sintomi dell’ovulazione per valutare il livello di fertilità nel corso del mese: “Una sospetta affinità – scrivo sempre le famiglie – con il metodo Ogino Knaus che consiste nell’astenersi dai rapporti durante i giorni fertili del ciclo”.
La scuola, secondo quanto si legge, avrebbe consigliato di scegliere un altro corso, facendo pure sapere che “Non avendo le competenze interne, da sempre le scuole si rivolgono ad esperti esterni per i corsi di educazione sessuale, su proposta degli insegnanti e approvati dal Collegio docenti e dal Consiglio d’Istituto. Sarebbe comunque preferibile che a svolgerli fosse un ente pubblico come l’Asl, con le ostetriche e gli psicologi, l’ho chiesto più volte ma non ho ancora ottenuto risposta”.
Il programma Teen Star è presente in più di 56 paesi al mondo e dal 2004 a Napoli, ha formato tutor in tutta Italia e le cui equipe collaborano dal 2010 con ilCentro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica di Milano.
Sul caso del torinese, ha risposto immediatamente il Pd con una nota: “Al di là di come la pensi ciascuno di noi, riteniamo che un ente cattolico non sia una scelta neutra all’interno della scuola pubblica, definita laica dalla nostra Costituzione. Così si fa propaganda politica sulla pelle delle e degli adolescenti. Una simile iniziativa ci richiama tutti alle nostre responsabilità di adulti e di comunità educante. Nessuno può voltarsi dall’altra parte. E gli incontri vanno immediatamente interrotti”.