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Educazione stradale a scuola

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La ricerca, promossa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e condotta dall’agenzia milanese "La Fabbrica", è stata indirizzata ai docenti al fine di rilevare le modalità con cui si svolge l’insegnamento dell’educazione stradale.
Tutti i 437 docenti delle scuole pubbliche coinvolti nell’indagine si sono trovati d’accordo sul fatto che l’educazione stradale sia un insegnamento utile ed efficace per prevenire gli incidenti e l’83% degli intervistati ritiene che questa disciplina accresca il rispetto delle regole e contribuisca all’educazione civica.

Ma passando dalle buone intenzioni ai fatti, la situazione si rileva ben diversa: il 78% degli insegnanti, infatti, afferma che l’insegnamento dell’educazione stradale non viene organizzato in modo adeguato e le iniziative sono lasciate ai singoli, non maturando nell’ambito del Collegio docenti. Un’altra carenza che emerge dall’inchiesta è collegata alla figura del referente per l’educazione stradale: infatti, questo ruolo appare ben definito soltanto in una scuola su tre (per quanto riguarda le elementari, in oltre la metà degli istituti scolastici l’incarico non è stato assegnato).

Inoltre, ben il 70% degli insegnanti delle scuole superiori ritiene insufficienti le ore destinate all’educazione stradale, in una fascia d’età in cui gli alunni hanno l’opportunità di utilizzare un ciclomotore.

La maggioranza dei docenti intervistati, infine, sottolinea che la scuola deve dare un grande contributo all’insegnamento di questa disciplina.