Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è intervenuto oggi, 17 aprile, in occasione dell’evento “Insieme per educare alla sicurezza stradale”, presso il Polo della scuola di Guida Sicura Vallelunga di Campagnano di Roma, organizzato dal MIM con ACI e in collaborazione con la Polizia di Stato.
Nuovo codice della strada, le parole di Valditara
Ecco le parole del ministro: “Parto dai dati. Nel 2022 ci sono stati più di 165mila incidenti stradali, 3159 morti. Le cause sono tante. La distrazione, il cellulare ad esempio. Va usato con parsimonia fuori dalla guida. I colpi di sonno, l’alcol, le droghe, potenti strumenti per creare rischi alti di incidenti. Mancato rispetto delle regole”.
“La mia azione come ministro dell’Istruzione si basa sulla cultura del rispetto della persona e delle regole. Ci vogliono diritti e doveri. Ognuno vive come se fosse nella giungla, noi vogliamo vivere in una società in cui si rispetta l’altro. Questi è uno dei temi forti, ho voluto che nelle ore di cittadinanza ed educazione fisica si parli di questo, di educazione stradale, del codice Penale”.
“Credo tanto nel peer tutoring, credo che voi studenti possiate essere insegnanti dei vostri compagni, raccontare le vostre esperienze. La convenzione con l’Aci è importante e anche la revisione del codice della Strada. Abbiamo voluto aggiungere una norma in particolare, affinché i corsi di educazione stradale a scuola siano seguiti, con crediti di due punti per i ragazzi in vista dell’acquisizione della patente. Voi potete essere l’esempio concreto, più delle parole. So che nella stragrande maggioranza la scuola è fatta da persone perbene”, ha concluso il ministro.
Nuovo codice della strada 2023, cosa prevede
Lo scorso 18 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato le modifiche proposte dalla Conferenza unificata al testo del DDL e della legge delega per le modifiche al Codice della strada e nuove norme sulla sicurezza stradale. Il pacchetto, già presentato a giugno dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è stato approvato alla Camera alla fine dello scorso marzo.
Il testo passerà alla votazione in Senato che, se dovesse avvenire senza modifiche al testo iniziale, potrebbe portare all’entrata in vigore delle nuove norme già prima dell’estate.
Le sanzioni per chi usa il cellulare, come riporta Fanpage.it, andranno da 250 euro a mille euro (in una prima fase la riforma portava la multa fino a quasi 1.700 euro, poi è stata abbassata). Per chi è recidivo, invece, la sanzione potrà aumentare fino a 1.400 euro. In tutti i casi, la patente potrà essere sospesa per una settimana se ha almeno dieci punti. Se invece i punti sono meno di dieci, invece, la patente sarà sospesa per quindici giorni. Questi tempi possono essere raddoppiati – fino a trenta giorni di sospensione – se il fatto che l’autista fosse al telefono ha causato un incidente, oppure ha mandato fuori strada un’altra auto.