Intervista al dirigente del liceo scientifico Galileo Ferraris di Torino, al top della graduatoria Eduscopio 2020 nella città piemontese.
Eduscopio, la guida che ogni anno la Fondazione Agnelli di Torino pubblica in questo periodo da sette anni a questa parte, per aiutare famiglie e futuri allievi, nella scelta della scuola secondaria per proseguire gli studi o verso la ricerca del lavoro, e che si basa su criteri e relativi punteggi, coinvolgendo oltre 7400 scuole e più di un milione e duecentomila alunni, ha dato il primo posto in classifica tra i licei scientifici, nella città di Torino, al Galileo Ferraris.
La scuola, nota nel territorio da sempre con l’abbreviazione “Galfer”, ha una storia antica e profondamente legata alla città di Torino, nacque nel 1924, intitolata all’ingegnere e inventore torinese Galileo Ferraris. Oggi il liceo ha oltre 1600 allievi, più di cento docenti e convive con orgoglio con la sua lunga storia e tradizione.
Dall’inizio di questo anno scolastico è proprio un ingegnere il nuovo dirigente scolastico, il professor Giuseppe Inzerillo, al quale abbiamo chiesto di commentare l’importante risultato del liceo.
Cosa vuol dire essere alla dirigenza di una scuola prestigiosa come il Galileo Ferraris, al primo posto tra i licei scientifici della città per il quarto anno consecutivo, secondo la ricerca della Fondazione Agnelli?
Si tratta di una grande ma bella responsabilità quella che da settembre 2020 mi ha posto alla dirigenza di un liceo come il Galfer, tanto più in un anno come questo, difficile e complesso per le ben note condizioni di emergenza in cui ci si trova. È una sfida per me quella di collaborare con tutti coloro che fanno parte della comunità scolastica per mantenere nel tempo il ruolo che la scuola ha nel territorio e per la città di Torino in particolare, seguendo le orme di chi mi ha preceduto e che ha consentito alla scuola di raggiungere i risultati attuali. Sono tanti gli elementi di cui tenere conto, ed è per questo che il lavoro che stiamo svolgendo è sempre più uno stimolo verso il fare.
Quanto è importante e che valore attribuisce al forte legame con il Politecnico di Torino, al quale si iscrive quasi un terzo dei diplomati del Galfer?
Indubbiamente è un legame forte e consolidato quello con il Politecnico e va portato avanti, coltivato ulteriormente, con attività di orientamento mirate ed efficaci, con progetti condivisi e certamente non a discapito di altri dipartimenti universitari. Sono infatti tanti gli studenti e le studentesse che al termine degli studi al Galfer si iscrivono per seguire altri percorsi, sempre comunque nell’area tecnico scientifica.
Qual è il ruolo del liceo nel territorio, anche alla luce della graduatoria di Eduscopio?
Le famiglie, gli studenti e le studentesse riconoscono il grande prestigio della scuola, per i buoni risultati ottenuti e il lavoro svolto dai docenti e da tutto lo staff. La posizione di prestigio conferita dall’indagine della Fondazione Agnelli conferma la posizione del Galfer, quale un punto di riferimento nella città. Certamente è anche noto il carico di impegno che ci si assume quando, dopo la fine del percorso di scuola secondaria di primo grado, si decide di iscriversi al Galileo Ferraris.
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