Per 51 milioni di aventi diritto è tempo di elezioni: domenica 20 settembre si sono aperte le urne nella maggior parte delle 42.600 sedi scolastiche pubbliche per sapere se gli italiani sono d’accordo con la formazione di un Parlamento numericamente ridotto. In sei regioni a statuto ordinario – Campania, Liguria, Veneto, Marche, Puglia e Toscana – ed una speciale, la Valle d’Aosta, in oltre 18 milioni sono chiamati a scegliere o confermare il governatore.
Poi ci sono le elezioni amministrative in 962 comuni complessivi, con 5.725.000 elettori interessati. Tra i Comuni vi sono anche alcuni capoluoghi di provincia, come Aosta, Arezzo, Bolzano, Crotone, Lecco, Macerata, Mantova, Matera, Nuoro, Reggio Calabria, Trani, Trento e Venezia, comprendenti pure tre capoluoghi di regione.
I possibili effetti sul Governo
C’è molto interesse per l’esito delle elezioni, che si protrarranno fino alle ore 15 di lunedì 21 settembre, in particolare delle regionali, perché potrebbe avere effetti non trascurabili sulla stabilità dell’attuale Governo. In caso di netta prevalenza delle opposizioni nelle tornate regionali e comunali, non si esclude un rimpasto, con il ministero dell’Istruzione tra le prima poltrone da cambiare, anche per placare le polemiche crescenti sul difficile inizio d’anno scolastico: il Pd, in tal caso, sembrerebbe sempre più intenzionato a riprendersi la Scuola.
Rispetto rigoroso delle norme anti-Covid-19
Nel frattempo, le elezioni si stanno svolgendo nella massima attenzione del rispetto delle norme anti-Covid-19. Le indicazioni ufficiali sono contenute nella Gazzetta Ufficiale n. 203 del 14 agosto, con il quale è stato pubblicato il decreto-legge 14 agosto 2020, n.103, recante «Modalità operative, precauzionali e di sicurezza per la raccolta del voto nelle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2020».
Con circolare n.39 del 14 agosto, la Direzione Centrale per i Servizi Elettorali ha impartito disposizioni attuative, in particolare ai fini della raccolta del voto degli elettori ricoverati o sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19.
Ogni individuo che entrerà nei seggi dovrà obbligatoriamente portare la mascherina. Gli ingressi saranno contingentati, con percorsi di entrata e di uscita, distanziamento tra gli scrutatori, come anche tra loro e gli elettori, soprattutto quando a questi sarà chiesto di abbassare la mascherina per il loro riconoscimento, anche il numero e la disposizione delle cabine elettorali è stata valutata per bene.
Pulizia accurata
Un trattamento particolare merita la pulizia dei locali. Dopo la pulizia svolta venerdì a pranzo, riguardante androne, corridoi, bagni e ogni ambiente utile per l’election day, le operazioni si ripeteranno al termine di ciascuna delle due giornate di elezioni.
Le modalità di pulizia devono rispettare le indicazioni dell’Istituto superiore di sanità, in particolare dell’8 maggio, e quelle contenute nella circolare del ministero della Salute n. 17644 del 22 maggio scorso. Nel tardo pomeriggio di martedì 22 settembre sarà infine svolta la sanificazione finale.
Una presidente di seggio positiva al Covid-19
Intanto, è confermata la notizia dell’alta percentuale di presidenti di seggio che hanno marcato visita per motivi di salute. A Potenza una donna presidente ha ricevuto la comunicazione di essere positiva al coronavirus poco dopo averlo insediato: è accaduto nella scuola media Busciolano.
L’Ansa riferisce che dopo aver ricevuto la comunicazione, la donna ha subito lasciato l’istituto scolastico, nel rione Santa Maria del capoluogo lucano, mentre gli scrutatori – anche loro sostituiti – sono in attesa di ricevere indicazioni sulla possibilità di effettuare il tampone.
Nell’istituto – dove vi sono quattro seggi – è scattata l’immediata sanificazione.