Nel corso dell’incontro tra sindacati e partiti politici, che si sta svolgendo oggi, giovedì 8 settembre, interviene anche Eleonora Forenza (Rifondazione Comunista).
“Chiedo ai colleghi che hanno governato dove eravate quando avete potuto destinare le risorse alla scuola quando potevate. Voglio parlare di autonomia differenziata. Questa andrebbe a frammentare la scuola come istituzione della Repubblica, anche rispetto alla contrattazione nazionale. L’autonomia differenziata farà sì che chi spende di meno avrà ancora di meno”.
“Siamo di fronte a tagli alla scuola, mentre si aumentano ancora le spese militari. In un periodo di inflazione bisogna pensare ad aumentare di più le retribuzioni, vista l’inflazione, in quanto il potere d’acquisto dei docenti diminuirà. Bisogna colmare il divario tra stipendi dei docenti italiani e quelli europei, e tra docenti e tra dipendenti della PA con lo stesso titolo di studio, ma anche tra docenti stessi che hanno lo stesso titolo. Penso che bisogna riconoscere socialmente la scuola, che non è un parcheggio, un incubatore umano. Siamo inoltre per la fine dell’alternanza scuola lavoro”.
“Pensiamo che sia necessario agire sul ‘mercato delle vacche’ dei crediti. Occorre una visione di lungo periodo e un coinvolgimento delle forze sindacali per quanto riguarda la formazione dei docenti. Psicologo e medico a scuola? Fondamentale, lo pensiamo dall’inizio della pandemia. Credo poi che sia necessario aumentare il personale adibito ad insegnare italiano agli stranieri”.
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