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Elezioni 2022, Aprea (FI): aumento stipendi per tutti, vincolo triennale ok ma prima bisogna potere scegliere la sede – INTERVISTA

In vista delle elezioni del 25 settembre 2022 i partiti, anche in tema scuola, stanno producendo dei programmi piuttosto dettagliati. Abbiamo intervistato Valentina Aprea, deputata di Forza Italia e responsabile scuola, sulle posizioni ufficiali del suo partito.

Onorevole Aprea, gli aumenti di stipendi per la categoria docente vengono prospettati da tutti i partiti. Nella vostra idea saranno legati al merito o generalizzati per tutta la categoria?

“Forza Italia propone nuovi riconoscimenti giuridici ed economici per tutti gli insegnanti ed in particolare si impegna ad introdurre una vera e propria progressione di carriera anche per gli insegnanti, correlata a percorsi di specializzazione e formazione per garantire una scuola di qualità ai nostri ragazzi e per rendere davvero nuovamente attrattiva la professione docente”.

“Anche in queste ore – aggiunge – stiamo difendendo il principio della differenziazione nella prestazione e nella retribuzione dei docenti, come richiesto dall’Europa nel PNRR, pur non condividendo la linea del Governo. Infatti, dieci anni di formazione ed un numero limitato di docenti esperti – afferma in riferimento ai soli 32mila insegnanti che otterranno la qualifica di docente esperto secondo il DL Aiuti bis – e senza differenziazione di funzione e di retribuzione sembra a noi di Forza Italia l’ennesima occasione perduta per un rilancio della professione docente e soprattutto per una scuola rinnovata al servizio delle esigenze formative degli studenti. A tutto ciò porremo rimedio nel prossimo Parlamento”.

2) Il vincolo triennale sparirà?  

“La mobilità dei docenti è un grave problema della scuola italiana, ma bisogna ammettere che il vincolo triennale previsto per sedi assegnate con algoritmi ha prodotto più disfunzioni che vantaggi. Il docente neo immesso in ruolo deve prima poter scegliere la sede e solo a quel punto si possono prevedere anche vincoli di permanenza nello stesso istituto a vantaggio dell’offerta formativa”.

3) Come si svolgeranno i nuovi concorsi? 

“Forza Italia si è battuta per ottenere l’abilitazione all’insegnamento con 60 crediti aggiuntivi al percorso di laurea generalista. Ciò consisterà in un vantaggio per tutti i laureati che sceglieranno di insegnare, in quanto potranno accedere da giovani laureati e abilitati alle selezioni concorsuali. Queste ultime, dovranno essere riviste per superare tutte le disfunzioni che si sono riscontrate nelle ultime selezioni, ad esempio nel concorso straordinario bis tenutosi in tutta Italia, a partire dai costi sostenuti dai docenti fino ai criteri di valutazione che sono stati diversi per ogni Regione o l’espletamento della prova orale con tracce estratte al momento. In più, è stata prevista una graduatoria di soli vincitori mentre noi siamo convinti che debba esserci anche la pubblicazione di una graduatoria di merito per idonei ed a scorrimento. Queste proposte di modifica le abbiamo già presentate in queste ore al Decreto Legge Aiuti bis in approvazione in Parlamento. Se non dovessero essere accolte provvederemo, ripartiremo da queste modifiche legislative nel prossimo Parlamento”.

4) Per l’assorbimento del precariato si prevedranno concorsi a titoli ed esami o concorsi per soli titoli?

“Forza Italia lavorerà per la stabilizzazione del maggior numero di docenti precari, prevedendo anche una formazione in servizio che si concluda con una valutazione per l’immissione in ruolo“.

5) La figura del docente esperto verrà confermata?

“Sulla figura del docente esperto ho già risposto precedentemente. Nelle prossime settimane si capirà se e come la norma del Ministro Bianchi verrà approvata. In ogni caso, noi di Forza Italia siamo determinati a riscriverla e ad inserire nuovi riconoscimenti giuridici ed economici già dal prossimo rinnovo contrattuale”.

6) Il percorso di abilitazione previsto dal DL 36 resterà così com’è?

“Il percorso di abilitazione previsto dal DL 36 (legge 79/2022) è una grande opportunità per i docenti non abilitati, con riferimento alle norme transitorie previste dalla legge, ma soprattutto per i giovani laureati che sceglieranno di abilitarsi all’insegnamento. È importante però che i decreti attuativi non ne tradiscano la sostanza e le finalità”.

7) La formazione incentivata verrà confermata?

“Anche in questo caso, molto dipenderà da come si scriveranno i decreti attuativi, ma certamente il prossimo rinnovo contrattuale dovrà chiarire molti aspetti di questa nuova formazione incentivata”.

Carla Virzì

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