All’indomani delle elezioni del 25 settembre, spogli conclusi, una volta decretata la schiacciante vittoria di Fratelli D’Italia e di Giorgia Meloni, risulta interessante riflettere sulle caratteristiche sociali, culturali ed economiche degli elettori di questo o quell’altro partito. In particolare, da alcuni dati forniti dal Corriere della Sera, emerge una profonda differenza tra le preferenze elettorali degli insegnanti e degli studenti, ovviamente dai 18 anni in poi.
Occorre innanzitutto specificare che il partito di Giorgia Meloni ha praticamente raggiunto tutti, dai più ricchi ai meno abbienti. FdI è la forza politica più scelta dagli operai (34,6%). Anche i commercianti hanno votato in massa il partito di Meloni (30,2%).
Tra i disoccupati la forza più votata è il Movimento 5Stelle, il cui leader Giuseppe Conte ha basato la propria campagna elettorale sul reddito di cittadinanza. “Fino a poche settimane fa questo primato era del Pd — osserva Nando Pagnoncelli, numero uno di Ipsos —, poi c’è stato l’effetto novità di Meloni a fare da traino. Si tratta dell’effetto più rilevante degli ultimi anni, da Renzi a Salvini passando per Di Maio, che ha innescato grandi exploit e crolli abbastanza rapidi. Meloni, in questa rilevazione, è avanti in tutti i segmenti sociali”.
Per quanto riguarda i docenti e gli impiegati, FdI è la forza più votata (24,7%). Queste classi sociali, come osserva il quotidiano, sono state tipicamente roccaforte dem (quota scesa al 21%). “Queste elezioni, ancora più delle precedenti, hanno evidenziato come siano venuti meno i tradizionali gruppi di riferimento di ciascun partito”, commenta Pagnoncelli.
Tra gli studenti FdI riesce a raggiungere solo il 10,2%, contro il 24,3% di preferenze Pd e il 24,8% di preferenze M5S. Per quanto riguarda il livello di istruzione, il partito più votato dai laureati si conferma il Pd (24,8%), seguito da Fratelli d’Italia, che riceve il maggior numero di consensi anche da chi ha livelli di scolarità minimi (29%).
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