La scuola è uno dei campi di battaglia in cui si stanno sfidando i politici in vista delle vicine elezioni del 25 settembre. Tra promesse, proposte e duri scontri proposito dei temi caldi relativi alla scuola, come l’obbligo di mascherine e il reclutamento docenti, a parlare è stato il pediatra Italo Farnetani, che ha fatto una specifica richiesta alle parti politiche in causa.
Secondo il dottore c’è un tema che deve assolutamente essere trattato dai politici: l’obbligo vaccinale. Come lui stesso ha detto ai microfoni di Adnkronos Salute, “Un obbligo vaccinale per bambini e ragazzi under 18 esteso anche al vaccino anti-Covid dovrebbe essere uno dei temi centrali della campagna elettorale che sta entrando nel vivo in questi giorni”. Si tratta di parole destinate a far discutere e far inferocire i numerosi genitori no vax, semplicemente coloro che non accettano obblighi di questo tipo o, ancora, gli indecisi in merito.
Secondo Farnetani, che è ovviamente a favore di un provvedimento del genere, bisogna attenzionare questo tema. “Io propongo – ha spiegato – di rendere obbligatorie almeno le più importanti come potenzialità salvavita e arma di prevenzione contro le forme gravi di malattia. E un altro punto da inserire nei programmi elettorali dovrebbe essere quello di poter effettuare le vaccinazioni per gli under 18 all’interno delle scuole”.
Il professore ordinario di Pediatria dell’università Ludes-United Campus of Malta ha poi menzionato i dati sulle vaccinazioni Covid nei più piccoli, che a suo parere sono state troppo poche. “L’andamento ha dimostrato una disomogenea risposta sia nelle varie fasce di età sia nei vari periodi senza mai arrivare a una copertura vaccinale della popolazione pediatrica in grado di contrastare in modo efficace la diffusione del virus”, ha detto.
Secondo Farnetani la fascia d’età più a rischio, in quanto perlopiù non vaccinata, è quella dai 5 agli 11 anni: “Esempio lampante: 2 bambini su 3 non sono stati sottoposti alla vaccinazione. E’ una fascia d’età in cui tutti i bambini, frequentando per molte ore al giorno le scuole, sono coinvolti in assembramenti e permanenza prolungata ‘obbligatoria’ in ambienti chiusi, cioè le aule”, ha continuato.
Deludente, per il medico, anche la risposta attuale alla quarta dose del vaccino anti-Covid. “Pericolosamente scarsissima anche nelle fasce di età che erano state rapide nel sottoporsi all’immunizzazione. Questo dimostra che ci deve essere una regola istituzionale, cioè l’obbligatorietà delle vaccinazioni, in modo da permettere a tutta la popolazione di poter esercitare il proprio diritto alla salute”, ha concluso.
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