Nonostante lo spoglio sia ancora in corso, il risultato delle elezioni è ormai evidente. Il centrodestra vince e Fratelli d’Italia (intorno al 26%) è il primo partito. Sarà dunque la sua leader Giorgia Meloni ad essere incaricata di formare il nuovo governo. La scuola guarda naturalmente con grande attenzione al risultato delle urne, dopo mesi di campagna elettorale in cui l’istruzione è stata al centro dei programmi dei vari schieramenti. Presto per poter abbozzare il nome del futuro Ministro, ma si può comunque ripartire dal programma che Fratelli d’Italia ha reso noto prima delle votazioni.
Tra i punti che emergono c’è ad esempio quello sulle scuole paritarie. Nel programma di FdI si legge “Tutela delle scuole paritarie e libertà di scelta educativa delle famiglie, anche attraverso l’introduzione di voucher da poter spendere liberamente nelle diverse strutture scolastiche”.
Tra gli altri punti principali del partito emerge la “Valorizzazione degli istituti tecnici e riforma dei Pcto. Questi ultimi al centro delle polemiche dopo la morte di Giuliano De Seta e prima ancora di Lorenzo Parelli.
Ma da sottolineare anche la riduzione di un anno del percorso di studio scolastico, a parità di monte ore totale, per consentire ai giovani di diplomarsi a 17-18 anni.
Infine per Fratelli d’Italia vanno gestiti meglio i compiti a casa per gli alunni, affermando il principio che la didattica si svolge soprattutto in aula.
Il programma di Fratelli d’Italia
- Contrasto alla dispersione scolastica.
- Aggiornamento dei programmi scolastici, tutela delle materie classiche e potenziamento dell’insegnamento delle materie scientifiche in tutti gli istituti, a partire dalla matematica.
- Raggiungimento dell’obiettivo della piena padronanza della lingua inglese per tutti gli studenti, anche incentivando lo svolgimento di una parte del percorso di formazione all’estero.
- Valorizzazione degli Istituti tecnici e riforma dei Percorsi trasversali per le competenze e l’orientamento (Pcto).
- Ripristinare gli indirizzi di studio abilitanti al lavoro.
- Istituzione del liceo del Made in Italy. Intervento straordinario sull’edilizia scolastica, per scuole sicure, moderne ed ecosostenibili.
- Più sport nelle scuole, con nuovi impianti, piscine e palestre.
- Piena e completa possibilità di acquisto e utilizzo dei libri di testo in formato elettronico per diminuire il costo sostenuto dalle famiglie.
- Ridurre di un anno il percorso di studio scolastico, a parità di monte ore totale, per consentire ai giovani italiani di diplomarsi a 17-18 anni.
- Favorire la formazione di tecnici specializzati.
- Tutela delle scuole paritarie e libertà di scelta educativa delle famiglie, anche attraverso l’introduzione di voucher da poter spendere liberamente nelle diverse strutture scolastiche.
- Contrasto al precariato storico e alla discontinuità didattica.
- Aggiornamento continuo per gli insegnanti.
- Progressivo allineamento degli stipendi del corpo docente alla media europea.
- Affermare il principio che la formazione si svolge principalmente in aula e che i compiti a casa devono essere gestiti con misura e buonsenso.
- Collaborazione tra privati, enti locali, scuole e università per garantire agli studenti spazi adeguati dove poter studiare fuori dall’orario scolastico.