Niente spostamento dei seggi in vista delle elezioni del 25 settembre, per la Flc Cgil l’ennesima occasione persa. Il sindacato infatti, lamenta che ancora una volta le scuole saranno costrette ad ospitare i seggi elettorali, nonostante i pochi giorni di inizio delle lezioni (dal 12 al 16 settembre in quasi tutte le regioni) e soprattutto nonostante la pandemia di questi ultimi due anni e mezzo che, come si sa, ha fatto saltare tante lezioni in presenza agli alunni.
“Avevamo chiesto al governo il massimo sforzo per garantire un avvio di anno “normale” senza interruzioni alla didattica, evitando o limitando al minimo le chiusure – spiega la Flc Cgil – ci aspettavamo più determinazione ad individuare luoghi diversi dalle scuole per ospitare il voto alle elezioni politiche, almeno come si provò a fare col decreto sostegni bis in occasione delle elezioni amministrative del 2021 quando si stanziarono 2 milioni di euro per i Comuni che avrebbero provveduto a individuare luoghi alternativi alle scuole per l’insediamento dei seggi elettorali. Nulla di tutto questo è stato fatto”.
Un problema annoso quello dei seggi nelle scuole. Anche i dirigenti scolastici hanno lamentato come “scelta di comodo” quella di posizionarsi negli istituti. Tra le ultime proposte delle scorse settimane, anche quella di utilizzare gli hub vaccinali, solitamente grandi capannoni con ampi spazi. Ma la questione non è di facile risoluzione visto che in passato si è provato con altri edifici come poste, caserme, uffici comunali e altro, non trovando però la disponibilità degli enti proprietari.