Attualità

Elezioni 25 settembre, i programmi a confronto. Ok da tutti i partiti all’aumento degli stipendi degli insegnanti

La battaglia elettorale, in vista del voto del 25 settembre, è nel vivo già da diverse settimane. Il fronte dello scontro, inaspettatamente sembra essere la scuola, effetto probabilmente degli anni di pandemia che hanno rimesso al centro le esigenze della didattica. Ma quali sono i programmi delle forze politiche in tema scuola?

I programmi

Movimento 5 Stelle

  • Educazione sessuale e affettiva nelle scuole.
  • Ius scholae per riconoscere la cittadinanza al minore straniero, che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso, qualora abbia completato regolarmente uno o più cicli di studi.
  • Adeguamento degli stipendi degli insegnanti ai livelli europei.
  • Garantire il benessere a scuola, mediante più psicologi e pedagogisti per fornire un sostegno ai nostri ragazzi e a tutta la comunità scolastica.

Partito Democratico

  • Garantire agli insegnanti una formazione continua e riportare gli stipendi in linea con la media europea entro i prossimi cinque anni;
  • Scuola dell’Infanzia obbligatoria e gratuita, nell’ambito del sistema integrato esistente; e progressiva gratuità dei servizi educativi 0-3 anni per i nuclei familiari a basso ISEE, con particolare attenzione all’offerta formativa nel Sud del Paese;
  • Edilizia sostenibile, rendendo gli istituti sicuri anche sotto il profilo sanitario e tecnologicamente avanzati.
  • Creazione di “ambienti di apprendimento sostenibili”, accessibili, sicuri (anche dal punto di vista sanitario, con l’installazione di sistemi di aerazione).
  • piena gratuità del trasporto pubblico locale per le famiglie a reddito medio e basso (in base all’Isee).
  • Garantire la gratuità del trasporto pubblico locale per gli studenti.
  • Gratuità dei libri di testo (sempre in base all’Isee) per studentesse e studenti delle scuole medie e superiori e pieno accesso ai servizi psico-pedagogici (in maniera universale).
  • Attività extrascolastiche con l’istituzione di un Fondo nazionale per integrare il finanziamento regionale per i viaggi-studio, le gite scolastiche, il tempo libero e l’acquisto di attrezzature sportive e strumenti musicali;
  • Abbattere il gender dream gap, modificando il processo di orientamento nelle materie Stem incoraggiando le studentesse.
  • Accesso universale e gratuito di bambine e bambini alle mense scolastiche.
  • Aumento dei docenti di ruolo di sostegno per affiancare nel percorso scolastico tutte le persone con disabilità.
  • Estensione del tempo pieno, con particolare attenzione al Sud, e progressiva costruzione di una scuola presidio di comunità nelle periferie e nelle aree interne.
  • Potenziamento della proposta di sport nella scuola dell’infanzia e primaria con personale aggiuntivo specializzato, nella scuola media inferiore con proposta sportiva nel tempo prolungato.
  • Ripristino dei “Giochi della Gioventù”.
  • Utilizzo delle palestre scolastiche in orario extra-curricolare o quando le scuole sono chiuse.
  • Sviluppo del potenziale degli ITS.
  • Rafforzamento del Piano nazionale per la promozione della lettura, favorendo virtuose sinergie tra reti di scuole, biblioteche, archivi e luoghi della cultura.
  • Rafforzamento della presenza delle arti nei contesti scolastici attraverso “spazi e tempi terzi”.
  • Fondi per abbattere barriere architettoniche e sensoriali in scuole e impianti sportivi e sostegno all’acquisto di ausili da destinare a persone con disabilità, in particolare giovani, per avviarle alla pratica sportiva.
  • Nuova legge sulla cittadinanza per le bambine e i bambini che studiano in Italia (Ius scholae).

Centro destra

  • Rivedere in senso meritocratico e professionalizzante il percorso scolastico
  • Eliminazione del precariato del personale docente, investimento nella formazione e aggiornamento degli insegnanti;
  • Ammodernamento, messa in sicurezza, nuove realizzazioni di edilizia scolastica e residenze universitarie;
  • Valorizzazione e promozione delle scuole tecniche professionali volte all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
  • Maggiore sostegno agli studenti meritevoli e incapienti;
  • Riconoscere la libertà di scelta educativa delle famiglie attraverso il buono scuola per istituti paritari.

Sebbene nel programma del centro destra non ci sia ufficialmente un riferimento preciso agli stipendi degli insegnanti, di recente Giorgia Meloni, leader di Fratelli di Italia, ha proposto poi di “reintrodurre i voti nella scuola primaria, valorizzare l’esame di maturità, adeguare gli stipendi degli insegnanti alla media europei e più sport per tutti”, oltre all’istituzione di un “liceo del Made in Italy per formare i giovani, anziché dargli il reddito di cittadinanza”.

Forza Italia

  • Più scuole innovative del primo ciclo (a tempo pieno, con mense e palestre) e campus di scuole secondarie superiori con laboratori scientifici, centri sportivi.
  • Riconoscimento della libertà di scelta delle famiglie attraverso il buono scuola.
  • Formazione di una nuova generazione di docenti (più tutor e più coach) con nuovi riconoscimenti giuridici ed economici.
  • Introduzione del coding e della didattica digitale, con copertura con la banda larga.
  • Più formazione professionale (sistema duale) e più tecnologi del futuro attraverso gli ITS Academy.
  • Maggiore autonomia alle scuole nel gestire presìdi sanitari e psicopedagogici territoriali per la prevenzione e cura di ogni forma di contagio e dei casi problematici.
  • Inclusione scolastica per gli alunni e alunne con disabilità con l’istituzione di apposite classi di concorso per il sostegno didattico in tutti i gradi del sistema di istruzione.
  • Apertura del bando di concorso per l’abilitazione al sostegno agli psicologi anche per la scuola primaria e dell’infanzia, ad oggi possono accedere solo i laureati in scienze della formazione primaria che hanno una formazione meno approfondita sulle patologie del neurosviluppo.
  • Istituzione della figura dello psicologo scolastico e dello psicologo per l’assistenza primaria.
  • Introduzione nel programma scolastico di un’ora curricolare di educazione emotiva utile per avere un confronto con i genitori non solo sulla didattica ma anche sulla personalità degli alunni.

Terzo polo

  • A scuola fino a 18 anni e tempo pieno per tutte le scuole primarie.
  • Introduzione del diritto alla mensa per tutti con sussidio ai nuclei meno abbienti.
  • Anticipo dell’ingresso dei giovani all’università.
  • Potenziamento del sistema nazionale di valutazione.
  • Valorizzazione delle professionalità e creazione della carriera di un docente.
  • Procedere alla firma del contratto scaduto da anni, aumento significativo dei salari del corpo docente.
  • Forme di carriera della professionalità docente e costituzione del middle management.
  • Abbattere la percentuale di personale precario, docente e Ata.
  • Superare le disparità e le situazioni di svantaggio territoriale. A questo scopo occorre:
    • costruire una mappa delle aree di crisi sulla base dei tassi di abbandono scolastico, dei dati Invalsi e dei dati di occupazione a livello comunale;
    • riconoscere un incentivo economico a docenti appositamente formati che rimangano, per almeno un ciclo di istruzione, in una scuola ad alta concentrazione di studenti a rischio abbandono e con tassi di dispersione implicita ed esplicita superiori alla media nazionale;
    • ridurre il numero massimo di alunni per classe, per aumentare il tempo che ciascun docente riesce a dedicare a ogni studente, e istituire un tutoring individualizzato per gli studenti con maggiori difficoltà;
  • Potenziamento dell’educazione civica.
  • Nuovo modello per la formazione professionale sul modello degli Its.
  • Distinguere due categorie di docenti: a coloro che provengono dai canali ordinari di reclutamento si affiancano professionisti che posseggono competente tecnico-operative.
  • Rafforzare nel primo biennio le materie di carattere generale e trasversale.
  • Aumentare il sostegno agli studenti con Bes e aumentare in questo campo la formazione degli insegnanti, rendendola obbligatoria.
  • Riqualificare in 10 anni tutti gli edifici scolastici.
  • Libertà di scelta educativa (attuazione della parità scolastica, rafforzamento della reale autonomia delle scuole, imposizione da parte dello Stato di standard di qualità uniformi tra tutte le scuole).

Carla Virzì

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