Anche in occasione delle elezioni amministrative, del 5 giugno, ci sarebbero stati tentativi di compravendita dei voti.
La denuncia è del consigliere regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli, dei Verdi, che per rendere il più possibile visibile il fenomeno ha attivato l’e-mail “puliamoilvoto@libero.it“.
“Siamo sommersi da denunce e segnalazioni di tentativi di brogli e compravendita di voti. C’è chi si vende per 20 euro e chi fotografa il voto. Fuori i seggi è una sorta di ‘guerra’”, ha detto Borrelli.
“E’ un quadro desolante”, aggiunge Borrelli che denuncia che “c’è chi si “vende” per pochi spicci” e riferisce di una serie di episodi nei pressi dei seggi di piazzetta Salazar, all’istituto d’arte “Palizzi” al Pallonetto di Santa Lucia, al seggio del Liceo Umberto, al Vomero (alla scuola media Belvedere) e alla scuola Vittorio Emanuele in via Santa Maria Apparente.
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“Una persona – racconta Borrelli – è stata fermata mentre dava 15 euro a un cittadino che aveva appena votato e che è fuggito via dopo che i rappresentanti di lista hanno cominciato a chiedergli spiegazioni”.
Un’altra persona – riferisce sempre Borrelli, che ha segnalato l’episodio alla Questura – è stata vista in via Santa Maria apparente mentre “distribuiva un pacco di certificati elettorali”.
A Pianura – racconta Borrelli – il candidato Marco Nonno “offriva granite a tutti coloro che gli dicevano di averlo votato”.
Al seggio della scuola Scherillo a Pianura, infine – sempre secondo quanto riferisce Borreli – è intervenuta la Polizia su segnalazione dei rappresentanti di Dema e Verdi e “sono dove sono stati allontanati decine di personaggi che non erano neanche rappresentanti di lista e che pretendevano di accompagnare la gente a votare nei seggi”.
La compravendita dei voti, in occasioni degli appuntamenti elettorali, non è purtroppo una novità. Ciò non toglie che debba essere sempre rimarcato quanto si tratti di un gesto ignobile.
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