I risultati delle elezioni per il rinnovo CSPI del 7 maggio 2024, sono in dirittura d’arrivo dopo 20 giorni di conteggi e calcoli fatti in tutti gli uffici scolastici provinciali e regionali. La UIL SCUOLA RUA comunica i dati che riguardano proprio il sindacato guidato da Giuseppe D’Aprile, specificando che i seggi conquistati sono 4 e che i voti sono raddoppiati rispetto l’edizione del 2015.
Molto entusiasmo dalle parole del Segretario generale Nazionale della UIL Scuola Giuseppe D’Aprile, ecco cosa afferma: “Assegnati alla Uil i seggi nella scuola dell’obbligo e Ata. Soddisfazione della Segreteria nazionale: è un risultato che non nasce in un giorno. Coerenza, impegno e competenza le qualità vincenti. Rafforzata l’identità di sigla. È il riconoscimento del lavoro che stiamo facendo – da molti anni – insieme ai nostri segretari, a fianco delle nostre Rsu, insieme alle persone che ogni giorno si impegnano nelle scuole”.
Qualcosa è cambiato: ne è passato di tempo dall’ultima competizione elettorale per l’elezione dei rappresentanti sindacali nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI 2015) in cui alla Uil Scuola non era stato assegnato nessun seggio. Oggi, i dati elettorali in nostro possesso, a scrutinio praticamente quasi ultimato, disegnano nuovi equilibri e un quadro di riferimento nel quale la UIL Scuola Rua gioca un ruolo centrale.
Il sindacato guidato da Giuseppe D’Aprile ottiene quattro seggi: scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado, personale Ata.
Siamo molto contenti. È un risultato che arriva come risposta a scelte non sempre facili da prendere. Abbiamo deciso di seguire la nostra linea di ascolto, coerenza, impegno, e attenzione – afferma il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile – e le persone ci hanno seguito.
Quello del personale Ata – osserva – è un segnale di fiducia e di condivisione delle scelte operate, a partire dalla posizione assunta in sede contrattuale.
Il dato elettorale, che consegna alla Uil un insieme di 100.000 voti, più del doppio rispetto all’elezione scorsa (46.890), permette di entrare nel parlamentino del MIM con un rappresentante per ogni grado della scuola dell’obbligo.
La Uil Scuola Rua si afferma nelle preferenze del personale Ata, con oltre 32.000 voti (nel 2015 erano 15.379) e risulta primo sindacato in Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia e Sardegna.
È primo sindacato in Calabria, Campania nel primo e secondo grado; in Sardegna nel primo grado, nella Provincia Autonoma di Trento nel secondo grado; in Campania nella scuola primaria; in Sicilia, Basilicata e Campania nella scuola dell’infanzia.
L’analisi del voto registra oltre 20 mila preferenze nella scuola primaria (a fronte di 9.854 del 2015), più di 15 mila nella scuola secondaria di primo grado (a fronte di 10.434 del 2015).
Sono circa 20.000 le preferenze date ai candidati della secondaria di secondo grado (erano 7.275 nel 2015).
Raddoppiato il risultato nella scuola dell’infanzia con circa 9.000 preferenze (erano 4.578 nel 2015),
Un dettaglio: nella sezione elettorale delle scuole con lingua d’insegnamento slovena, la Uil è il primo sindacato dopo la lista di componente slovena.
Lusinghiero il risultato ottenuto anche in molte province dove, nei diversi ordini di scuola, la UIL si afferma come primo sindacato.
L’elemento che più si è sentito – precisa D’Aprile – già nella trasmissione dei primi risultati del voto, è una netta crescita dell’identità di sigla. Questo ci riempie di orgoglio e responsabilità.
In una elezione con forte caratterizzazione istituzionale, quello che emerge è che di fronte alle rivendicazioni più impegnative è necessario osare per affermare le proprie idee, sforzandosi di guardare oltre e di ipotizzare soluzioni diverse, a tutela di tutta la comunità educante.
I candidati hanno fatto la differenza – commenta il Segretario – a loro va il nostro ringraziamento e ai tanti lavoratori che, insieme ai nostri segretari regionali e territoriali, si sono impegnati nella complessa campagna elettorale, nell’attività nei seggi e ai tantissimi che con il loro voto hanno reso concreta la piena democrazia partecipativa.
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