Politica scolastica

Elezioni CSPI, si vota martedì 7 maggio dalle ore 8 alle 17: alcune indicazioni utili per elettori e commissioni

A distanza di ben nove anni dall’ultima volta, martedì 7 maggio, dalle ore 8 alle 17, si svolgeranno le votazioni per il rinnovo della componente elettiva del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione.

Lo prevede l’O.M. 234 del 5/12/2023, alla quale è allegato anche il cronoprogramma degli adempimenti. L’appuntamento è molto importante per la scuola, innanzitutto perchè gli eletti potranno esprimere il loro giudizio sulle leggi e le decisioni che vengono adottate per l’istruzione pubblica. I votanti potenziali sono circa un milione, tra docenti e Ata, e nell’ultima tornata si recheranno all’urna scolastica tra gli 800 mila e i 900 mila.

Ricordiamo che il CSPI è formato da 36 membri:

  • 12 rappresentanti del personale docente di ruolo e non di ruolo delle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado, eletti dal personale in servizio nelle predette istituzioni (1 per la scuola dell’infanzia, 4 per la scuola primaria, 4 per la scuola secondaria di primo grado, 3 per la scuola secondaria di secondo grado);
  • 2 rappresentanti dei dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche statali, eletti dal corrispondente personale in servizio nelle predette istituzioni;
  • 1 rappresentante del personale A.T.A. di ruolo e non di ruolo delle istituzioni scolastiche statali, eletto dal corrispondente personale in servizio nelle predette istituzioni;
  • 3 rappresentanti complessivi del personale dirigente, docente e A.T.A., rispettivamente uno per le scuole di lingua tedesca, uno per le scuole di lingua slovena ed uno per le scuole della Valle d’Aosta, eletti dal medesimo personale in servizio nelle predette scuole;
  • 15 rappresentanti, nominati dal Ministro, quali esponenti significativi del mondo della cultura, dell’arte, della scuola, dell’università, del lavoro, delle professioni e dell’industria, dell’associazionismo professionale; di questi, tre sono esperti designati dalla Conferenza unificata Stato – Regioni, città e autonomie locali e tre sono esperti designati dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro;
  • 3 rappresentanti delle scuole paritarie, nominati dal Ministro, tra quelli designati dalle rispettive associazioni.

Funzioni e compiti del CSPI

Il CSPI rappresenta un organo di garanzia dell’unitarietà del sistema nazionale dell’istruzione con compiti di fornire supporto al governo nelle materie di “istruzione universitaria, ordinamenti scolastici, programmi scolastici, organizzazione generale dell’istruzione scolastica e stato giuridico del personale”.

Chi può votare

Hanno diritto al voto i componenti delle rispettive categorie partecipanti a tale organismo (docenti, dirigenti ATA e educatori), sia di ruolo sia non di ruolo: per questi ultimi, però, a condizione che siano stati nominati successivamente alla data d’indizione delle elezioni e comunque entro il giorno antecedente le votazioni, e con contratto fino al 31 agosto, fino al 30 giugno o fino al giorno annualmente indicato dal calendario scolastico regionale qual termine delle lezioni.

Dove si vota

Le votazioni per il rinnovo del Cspi si svolgeranno presso la scuola in cui si presta servizio o, per i dirigenti scolastici e il personale dei convitti e educandati, nelle sedi indicate dall’Ufficio scolastico regionale.

Composizione della commissione elettorale di istituto

Di norma, in ciascuna istituzione scolastica viene costituito, salvo motivata eccezione, un unico seggio elettorale (n. 1) che, per semplicità organizzativa coincide con la commissione elettorale di istituto; i plessi o le sezioni staccate/associate sono accorpati con la sede centrale.

La Commissione elettorale di istituto (di norma: seggio n. 1) è composta dal dirigente scolastico (o suo sostituto), 2 docenti e 2 unità di personale ATA.
Il seggio può avere anche una composizione diversa da quella della Commissione elettorale di istituto.

Solo ove strettamente necessario, è possibile definire ulteriori seggi assegnandovi un numero progressivo (es., n. 2) laddove, per ragioni logistiche/organizzative, la commissione elettorale di istituto (seggio n. 1) ritenga che la costituzione di unico seggio rischi di limitare e/o rendere più gravoso l’effettivo e pieno esercizio del diritto di voto. Di tale attività va reso conto all’interno dell’allegato 1 – parte prima, nella sezione “Fatti notevoli intervenuti – Osservazioni e reclami presentati – Varie”, predisposto dal seggio n.1/commissione elettorale d’istituto. Nell’ambito della definizione dei seggi va, inoltre, indicata l’attribuzione dei relativi elettori.

Cosa fa la commissione elettorale di istituto

Questi gli adempimenti previsti per il 7 maggio:

  • Affissione delle liste degli elettori nei locali del seggio
  • Definizione dei seggi e predisposizione degli elenchi degli aventi diritto al voto per ciascun seggio
  • Rilascio delle dichiarazioni attestanti la qualità di elettore
  • Immediatamente dopo la chiusura delle votazioni: organizzazione e gestione delle operazioni di scrutinio, che devono terminare nello stesso giorno delle votazioni, salvo nei casi di estrema necessità
  • Compilazione dei verbali con le tabelle riassuntive dei risultati elettorali

Di seguito invece le operazioni previste per l’8 maggio:

  • Comunicazione dei risultati al nucleo elettorale provinciale tramite PEC
  • Deposito del materiale elettorale presso la segreteria dell’istituzione scolastica

Composizione del seggio elettorale

Il seggio elettorale, che di norma coincide con la commissione elettorale di istituto, è composto da cinque membri di cui uno con funzioni di presidente.

La commissione elettorale di istituto delibera con la presenza di almeno la metà più uno dei propri componenti.
Nel caso di impedimento permanente (es. dimissioni) di uno dei componenti va nominato un sostituto nella prima seduta utile.
Per la fase delle votazioni/scrutinio (7 maggio), se è assente il presidente, viene sostituito dallo scrutinatore/componente più anziano di età. Quest’ultimo integra il numero degli scrutinatori/componenti, chiamando ad esercitarne le funzioni uno degli elettori presenti. Allo stesso modo procede il presidente qualora sia assente qualcuno degli scrutinatori/componenti.
Qualora non sia possibile integrare il numero degli scrutinatori il seggio si insedia ugualmente con i componenti che sono presenti.

Non è possibile ridurre la durata di apertura del seggio, che deve essere garantita dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Le schede elettorali

Nelle operazioni elettorali devono essere utilizzati i format posti in allegato all’Ordinanza ministeriale. Infatti, il formato Word dei suddetti file consente di poter operare in modo più snello ed agevola le attività di inserimento dei dati in essi contenuti (ad esempio, nell’allegato 3 possono essere aggiunte le righe per completare l’elenco dei firmatari delle liste, ecc.).

Riportiamo di seguito le schede elettorali:

1. Scheda elettorale infanzia A4

2. Scheda elettorale primaria A3

3. Scheda elettorale secondaria I grado A3

4. Scheda elettorale secondaria II grado A3

5. Scheda elettorale dirigenti A4

6. Scheda elettorale ATA A3

7. Scheda elettorale lingua slovena A4

8. Scheda elettorale lingua tedesca A4

9. Scheda elettorale valle d’aosta A4

Come si vota

Per votare si deve esibire un documento di riconoscimento. Si può votare anche senza documento, ma in questo caso la persona deve essere riconosciuta da uno dei componenti del seggio oppure deve essere riconosciuta da un altro elettore del seggio provvisto di documento, oppure, ancora, deve essere riconosciuta da un altro elettore sprovvisto di documento ma a sua volta riconosciuto da un componente del seggio.

Il voto si esprime sulle schede predisposte dalla Commissione elettorale insediata presso ogni istituzione scolastica. Le schede contengono le denominazioni delle liste presentate contrassegnate da specifico motto secondo l’ordine con cui le relative liste sono state presentate a livello nazionale.

Il voto si esprime contrassegnando con una croce il numero romano che individua la lista prescelta nella scheda elettorale.

Le preferenze esprimibili

Il numero delle preferenze esprimibili varia a seconda del numero dei rappresentanti da eleggere per ciascuna componente.

  • per la componente personale docente scuola infanzia: 1 preferenza
  • per la componente personale docente scuola primaria: 4 preferenze
  • per la componente personale docente scuola primo grado: 4 preferenze
  • per la componente personale docente scuola secondo grado: 3 preferenze
  • per la componente personale dirigente scolastico: 2 preferenze
  • per la componente personale ATA: 1 preferenza
  • per la componente personale dirigente, docente e ATA per le scuole di lingua tedesca: 1 preferenza
  • per la componente personale dirigente, docente e ATA per le scuole di lingua slovena: 1 preferenza
  • per la componente personale dirigente, docente e ATA per le scuole della Valle d’Aosta: 1 preferenza.

Le preferenze si esprimono indicando, nell’apposito spazio accanto al motto identificativo della lista, il cognome del candidato oppure il numero arabo assegnato al candidato nella rispettiva lista secondo gli elenchi pubblicati nel seggio.

Se si esprime solo la preferenza il voto è valido anche per la lista.

Vidimazione delle schede elettorali

Le schede devono essere vidimate da almeno un componente del seggio successivamente alla trasmissione/pubblicazione delle stesse da parte della Commissione elettorale centrale. Qualora la vidimazione non avvenga lo stesso giorno delle votazioni, le schede vidimate sono custodite in plichi sigillati.

Lara La Gatta

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