La modalità con la quale genitori, docenti, personale non docente e alunni delle scuole secondarie procederanno in questi giorni al rinnovo degli organi collegiali spetta alle scuole, infatti l’ultimo Dpcm prevede la possibilità per le scuole di poter optare per le elezioni online.
Sebbene la circolare elezioni n. 17681/2020 abbia confermato le istruzioni dettate dall’OM n. 215/1991, è difficile ipotizzare che questa potrà essere rispettata, pertanto si presume che ciascuna scuola sarà legittimata ad adattare la prevista procedura alle proprie esigenze, nel rispetto dei principi di segretezza e libertà.
Non è noto alcun dato al momento di come gli istituti scolastici si stiano regolando, ma la tendenza sembra essere quella “mista” riunioni in aule virtuali e seggi allestiti all’interno delle scuole, con commissioni reali. Potrebbe essere questo un effetto benefico delle restrizioni, infatti la possibilità di votare da casa potrebbe fa aumentare la partecipazione al voto, contribuendo al rilancio di organismi, quali i Consigli di classe e d’Istituto, che spesso vedono la latitanza soprattutto dei genitori.
A proposito di questi ultimi, c’è chi dice che il voto online consentirebbe anche di avere uno spaccato reale dell’uso effettivo delle nuove tecnologie, verificando come e se si sappia procedere nella votazione online dei propri rappresentanti.
Quindi se il Dpcm che stabilisce che “il rinnovo degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche può avvenire secondo modalità a distanza nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni”, e dà piena libertà alle scuole come si fa a votare online?
In questi giorni sulla rete sono comparsi vari tutorial che suggeriscono come creare le condizioni di voto online, utilizzando principalmente Google Moduli e Microsoft Forms, ma prevedendo delle significative criticità.
Tra queste una delle prime è rappresentata dall’account: se l’alunno è maggiorenne, il genitore per esempio non potrà utilizzarlo, per i limiti imposti dalla privacy, ma al tempo stesso non si può creare un account ai genitori senza il loro consenso o senza loro richiesta. Un altro problema è l’anonimato, che non è sempre facile garantire e l’identità, che non è facile identificare. Nel caso di voto online anche i componenti del seggio devono avere specifiche competenze digitali, se si tratta di utilizzare, come si consiglia nei tutorial, moduli e account.
Tra le possibili soluzioni c’è la creazione di una tabella di abbinamento, per cui i nomi dei candidati appaiono nel modulo creato ad hoc, sul quale apporre a distanza il proprio voto, ma è certo che di fronte alla volontà di votare, da casa, vi siano le minime competenze per farlo? E non da ultimo, in che modo i risultati sono certificati?
Al momento anche se non vi sono risposte e soluzioni immediate, è possibile creare un codice personale, da inserire prima del voto, per garantire l’unicità del voto ed è possibile, lavorando su Google Moduli, garantire la registrazione automatica dei risultati.
Ai seguenti link si trovano alcune istruzioni utili per le scuole che volessero introdurre la votazione online:
La cantante Paola Iezzi, classe 1974, membro del duo Paola e Chiara, oggi giudice di…
Un'aggressione ad una studentessa da parte di una compagna di scuola si è tramutata in…
Sono ancora i licei ad essere prevalentemente scelti dai ragazzi in uscita dalla secondaria di…
Come abbiamo scritto, questa è la settimana del Black Friday, l'occasione più propizia dell'anno per…
Com'è noto, in ogni puntata della trasmissione di Fabio Fazio "Che Tempo Che Fa", la…
Il 30 novembre sono previste alcune scadenze importanti per quanto riguarda i progetti del PNRR.…