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Elezioni e referendum anno 2025, si svolgeranno su due giorni e sarà consentito il voto per i fuori sede

In arrivo novità in materia di elezioni e referendum. È infatti in Gazzetta Ufficiale n. 65 il Decreto-Legge 19 marzo 2025, n. 27 – Disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2025.

Due le principali novità, di interesse per istituzioni scolastiche, personale e studenti fuori sede.

Elezioni e referendum si svolgeranno su due giorni

L’art. 1 reca “Disposizioni urgenti per il prolungamento delle operazioni di votazione per le consultazioni elettorali e referendarie relative all’anno 2025 e per il loro eventuale abbinamento”.

La nuova norma prevede che le operazioni di votazione per le consultazioni elettorali e referendarie relative all’anno 2025, ad esclusione di quelle già indette alla data del 20 marzo, si svolgono nella giornata di domenica, dalle ore 7 alle ore 23, e nella giornata di lunedì, dalle ore 7 alle ore 15.

In caso di contemporaneo svolgimento, nell’anno 2025, di consultazioni referendarie e di un turno di votazione delle elezioni amministrative, anche quando disciplinate da norme regionali, per gli adempimenti comuni e per il funzionamento degli uffici elettorali di sezione si applicano le disposizioni in vigore per i predetti referendum. Appena completate le operazioni di votazione e quelle di riscontro dei votanti per ogni consultazione, si procede alle operazioni di scrutinio dei referendum e successivamente, senza interruzioni, a quelle relative alle elezioni amministrative.

Lo scrutinio relativo alle elezioni circoscrizionali è invece rinviato alle ore 9 del martedì.

Questo significa che gli istituti scolastici, spesso utilizzati come seggi elettorali, dovranno essere disponibili per le votazioni per più giorni.

Diritto di voto da parte dei fuori sede per i referendum

L’altra novità è contenuta nell’articolo 2, recante la “Disciplina sperimentale per l’esercizio del diritto di voto da parte degli elettori fuori sede in occasione delle consultazioni referendarie ex articolo 75 della Costituzione relative all’anno 2025”.

La norma dispone dunque la possibilità di esercitare il diritto di voto, in occasione delle consultazioni referendarie relative al 2025, agli elettori che per motivi di studio, lavoro o cure mediche siano temporaneamente domiciliati, per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle predette consultazioni referendarie, in un comune situato in una provincia diversa da quella in cui si trova il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti.

Questa novità interessa dunque tanti docenti che lavorano fuori il proprio comune di residenza, così come tanti studenti fuori sede.

La procedura per ottenere il diritto di voto è la seguente: gli elettori fuori sede, almeno 35 giorni prima della consultazione, possono presentare personalmente, tramite persona delegata o mediante l’utilizzo di strumenti telematici, domanda al comune in cui sono temporaneamente domiciliati per l’ammissione al voto nel medesimo comune. La domanda è revocabile entro il venticinquesimo giorno antecedente la medesima data.

Nella domanda devono essere indicati l’indirizzo completo del temporaneo domicilio e, ove possibile, un recapito di posta elettronica. È necessario allegare copia di un documento di riconoscimento in corso di validità e della tessera elettorale personale nonché la certificazione o altra documentazione attestante la condizione di elettore fuori sede.

Entro il quinto giorno antecedente la data della consultazione, il comune di temporaneo domicilio rilascia all’elettore fuori sede un’attestazione di ammissione al voto con l’indicazione del numero e dell’indirizzo della sezione presso cui votare.

Per consentire l’espressione del voto degli elettori fuori sede, i comuni sono autorizzati ad istituire sezioni elettorali speciali.

Lara La Gatta

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