Parte il tour in treno del Partito Democratico: durerà due mesi, per girare l’Italia in lungo e largo, anche in vista delle elezioni politiche. Per farlo, la rappresentanza del Pd si muoverà in un Intercity (cinque carrozze e 25 Millennials) con sopra scritto “Destinazione Italia”.
L’obiettivo dichiarato è raggiungere il 40% di consensi, con il Pd “perno” di una coalizione di centrosinistra, che potrebbe includere anche Mdp.
Ma guai a parlare a Renzi di compagna elettorale: la nostra è una “campagna di ascolto”, dice il premier, che con “umiltà” punta a connettere il Pd alle esigenze del “Paese reale”.
Poi, però, ammette: “evitare” le larghe intese c’è “solo un modo: vincere le elezioni”.
Il giorno di incontri, si parte con il “botto”: “Siamo qui per ascoltare, lontano dal chiacchiericcio politico”, ripete Renzi a cittadini e lavoratori che incontra nel Lazio e in Umbria.
“Non poniamo veti, dialoghiamo con tutti”, mette le mani avanti l’ex premier
Nell’abbazia di Farfa, Renzi prende appunti ascoltando le richieste dei cittadini.
A Civita Castellana, nel viterbese, in un’azienda di sanitari, promette ai rappresentanti del distretto industriale che in Europa l’Italia pretenderà norme sulle acque di scarico e pari trattamento rispetto ai tedeschi. A Spoleto parla di cultura.
A Narni, Renzi incontra i lavoratori di Sgl Carbon, che sta per essere venduta ai cinesi: “Troppi esuberi – dice pensando anche a Ilva – combattiamo per non consegnarci mani e piedi agli stranieri”.
In serata, il treno si sposta nelle Marche: in una diretta Facebook, di passaggio a Falconara e in direzione Fano, Renzi parla di scuola: “Abbiamo ricevuto anche critiche oggi, in una discussione che è stata molto interessante. Abbiamo anche parlato con i ragazzi dell’alternanza scuola-lavoro. Noi siamo molto fieri della parte della Buona scuola che prevede l’alternanza scuola-lavoro. Ma Arianna, una liceale che è qui sul treno con noi, ci ha segnalato che c’è una diversità tra scuola e scuola“. Renzi, quindi, sembra volere accentuare il fatto che i casi di stage all’insegna dello sfruttamento non sono poi così allargati.
Intanto, sempre su Facebook, Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, si rivolge proprio all’ex premier del Pd: “saremo noi a smantellare quello fatto da lui”.
“Torneremo alla Legge Biagi, ridurremo strutturalmente il costo del lavoro, aiuteremo i giovani a uscire dalla disoccupazione, costruiremo politiche attive con le regioni, promuoveremo seri ammortizzatori sociali per risolvere le crisi aziendali, faremo un vero programma di alternanza scuola-lavoro come da riforma Gelmini, lanceremo l’effettivo conciliazione famiglia-lavoro”.
“Dagli ultimi dati Ocse emerge che ci sono dieci punti di differenza tra area Ocse e Italia in termini di tasso di occupazione”, conclude Brunetta.
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