Nell’ultimo appuntamento della Tecnica della Scuola Live del 6 dicembre, il direttore della nostra testata, Alessandro Giuliani, ha chiesto a Laura Boldrini, ex presidente della Camera dei deputati, un nome di donna per la prossima elezione del presidente della Repubblica.
Onorevole, tra poche settimane avremo l’elezione del nuovo o della nuova presidente della Repubblica, vuole farci un nome per una donna presidente della Repubblica italiana? Secondo lei, i tempi sono maturi?
“Io penso che nel nostro Paese ci siano moltissime donne di profilo, di solida cultura repubblicana, donne che hanno la capacità di rappresentare il Paese, e che dovrebbero costituire delle alternative valide al vertice dello Stato”.
“Tuttavia – chiarisce – mi dà fastidio parlare di donne in generale, perché la donna poi rappresenta una realtà, una storia politica, e non tutte le donne sono uguali. Io non sarei felice se una figura femminile che per esempio non risponde ai principi della Costituzione venisse eletta presidente della Repubblica: sia ben chiaro, non sarei per niente felice”.
“Io sarei felice – spiega la presidente del Comitato per i diritti umani nel mondo – nel momento in cui riuscissimo a eleggere una figura che ha sempre dato prova di essere autorevole e in linea con i principi della Costituzione, il cui standard di vita anche privato sia stato appunto degno, e quindi capace di poter rappresentare quei valori. Ecco – conclude – se riusciremo a fare questo io sarò felice; se poi questa persona con tutte queste caratteristiche è anche una donna, lo sarò doppiamente”.
Ma non fa nomi, Laura Boldrini, forse per non “bruciarli”.
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