Elezioni, Primarie della Cultura FAI: nella top five c’è ‘Diritto allo studio, dovere di finanziarlo’

‘Fondi certi da destinare alla cultura’, attraverso l’assegnazione di una quota minima dell’1% dei fondi pubblici. È questa la voce tra le più cliccate dai 100mila visitatori che dal 7 gennaio si sono espressi aderendo all’iniziativa Primarie della Cultura, svolte all’interno del sito internet del FAI – Fondo Ambiente Italiano, creato appositamente per dar voce alle priorità degli italiani da proporre ai candidati politici delle prossime elezioni politiche. Solo lo ‘Stop al consumo del paesaggio’, con il 17,88% delle preferenze ha superato il rilancio della cultura (17,54%). Poi, ma molto distanziate, si sono classificate le proposte riguardanti i ‘Piani certi per la sicurezza del territorio’ (9,56%) e la ‘Promozione ‘agri-cultura’: più lavoro e benessere a km zero’ (8,84%). Il quinto posto per numero di preferenze è andato al ‘Diritto allo studio, dovere di finanziarlo’ (7,79%). Un’adesione, quest’ultima, che presuppone maggiori finanziamenti statali a favore dell’istruzione pubblica. Esattamente l’opposto, in pratica, di quello che è accaduto negli ultimi anni.
Per quanto riguarda gli altri temi, in particolare ‘Meno Italialand, più Italia: politiche integrate per il turismo’, ‘Ricomincio da tre (ore): più storia dell`arte a scuola’, ‘Mi ricordo, sì, io mi ricordo: salviamo le biblioteche’, hanno totalizzato ciascuno il 6% delle preferenze. E ‘Io centro: difendere i centri storici’, il 5,5% dei voti.
I temi meno gettonati sono risultati ‘Più start-up per tutti: vere agevolazioni per i giovani’ (4%), ‘Restauro, resta con noi: tutelare l`artigianato di qualità’ (4%), ‘Basta ‘leggi mancia’, piani triennali per le risorse della cultura’ (3,6%), ‘No profit, no tasse: incentivi per chi opera nei beni culturali’ (2,8%), ‘Legge per il Terzo Settore che opera nei beni culturali’ (2,2%), ‘Progetto MIBAC 2.0’ (1,4%).
Al momento, insomma, le priorità degli italiani sembrerebbero orientate a risollevare tematiche vicine all’ambiente, alla cultura e alla scuola pubblica.
Alessandro Giuliani

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