Candidarsi nelle liste della FLC CGIL per (ri)dare protagonismo a chi lavora nella scuola.
La FLC CGIL ha avviato da alcuni mesi la campagna per rinnovare le rappresentanze sindacali unitarie in tutte scuole pubbliche nel nostro paese, come nelle università, negli enti di ricerca, nelle istituzioni dell’AFAM. Sono anche le elezioni per eleggere le prime RSU del comparto unico “Istruzione e Ricerca” il cui CCNQ è stato sottoscritto all’ARAN il 13 luglio 2016.
Le RSU sono un anello indispensabile della catena sociale della rappresentanza, sono espressione di tutte le lavoratrici e i lavoratori, iscritti e non ai sindacati, li rappresentano nel loro luogo di lavoro, danno forza alle azioni contrattuali e di tutela collettiva. Sono il cuore di una democrazia del lavoro e nel lavoro che nell’ultimo decennio si è tentato in tutti i modi di scardinare, restringendone il campo d’azione a favore di una gestione gerarchica e burocratica che sta dimostrando tutta la sua inefficienza e inefficacia.
Le RSU che saranno elette il 17, 18 e 19 aprile saranno quelle a cui l’Intesa Governo-sindacati CGIL, CISL e UIL sul rinnovo dei contratti pubblici del 30 novembre 2016 e il nuovo contratto “Istruzione e ricerca”, la cui pre-intesa è stata sottoscritta il 9 febbraio 2018, hanno rafforzato il ruolo di rappresentanza e la funzione negoziale che il DLgs 150/09 (legge “Brunetta”) e la legge 107/15 avevano mortificato e indebolito.
Nella scorsa tornata elettorale del 2015 parteciparono al voto il 74,74% degli addetti. Una platea molto ampia, che certifica un collegamento dei lavoratori con la rappresentanza ed i sindacati, anche quando ad essi non ci si iscrive, e le cui dimensioni appaiono sicuramente invidiabili, specie se si guarda alla crescita costante dell’astensionismo elettorale nella sfera politica. Non solo. Una parte significativa di lavoratori – iscritti e non – partecipa ed ha partecipato in questi anni ad attività sindacali di vario tipo: riunioni, assemblee, mobilitazioni. Insomma, un circuito partecipativo ampio. Dunque, elementi che compongono un quadro, sicuramente in movimento, ma allo stato ragguardevole della presenza sindacale nella società italiana.
La trattativa contrattuale appena conclusa, con il primo contratto del comparto “Istruzione e Ricerca” dopo quasi dieci anni di blocco dei contratti pubblici, è stata conquistata dalla FLC CGIL grazie alle numerose mobilitazioni di questi anni, nonché alla messa in mora del Governo attraverso un ricorso in Tribunale.
Con la firma del nuovo contratto, dopo il passaggio negli organismi statutari del sindacato e la consultazione referendaria che la sola FLC CGIL attiverà per avere il mandato a firmare definitivamente il testo contrattuale, si è finalmente scardinato l’impianto della legge 107/15:
Sempre guardando alle RSU, il nuovo contratto ne ha rinforzato i poteri contrattuali anche per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro e, in particolare: la determinazione delle agibilità sindacali per il personale che partecipa alle assemblee sindacali, il diritto alla disconnessione, la flessibilità dei turni del personale ATA, la gestione delle risorse tecnologiche per gli assistenti amministrativi. Sono materia di confronto tra RSU e dirigenti scolastici i criteri di assegnazione del personale alle diverse sedi della scuola.
Nelle scuole ora è possibile rinnovare una rappresentanza sindacale unitaria più forte e legittimata, anche grazie e attraverso gli spazi che il contratto nazionale ha conquistato. Un primo risultato che deve incoraggiare chi in questi anni ha lottato con il sindacato e la FLC CGIL.
Dobbiamo ritrovare la fiducia che le colleghe e i colleghi, le lavoratrici e i lavoratori della scuola avevano perduto.
“SU LE TESTE!” Riprendiamo il cammino con le nuove RSU che il 17, 18 e 19 aprile si dovranno eleggere per continuare l’opera che il contratto ha iniziato.
In questo contesto e con questi nuovi obiettivi si inquadrano le prossime elezioni RSU 2018, un momento di democrazia partecipativa per stringere i legami collettivi tra le lavoratrici e i lavoratori e tra loro e la FLC CGIL.
Quindi, “Essere RSU” della FLC CGIL per aiutarci nel nostro impegno: difendere la scuola pubblica e valorizzare il lavoro della comunità educante.
Siamo già in campo per questa nuova sfida, abbiamo forza e passione per vincerla, ancora una volta. È il momento di partecipare mettendosi in gioco.
Candidati nelle liste della FLC CGIL.
Pubbliredazionale
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