Generale

Elezioni RSU scuola 2025: Funzioni e compiti

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Dagli accordi stipulati tra ARAN e sindacati/scuola, da lunedì 14 a mercoledì 16 aprile 2025 il personale scolastico tutto, di ruolo e non di ruolo in servizio nelle suddette date, ha diritto a votare i rappresentanti nella RSU (Rappresentante Unitario Sindacale) al fine di essere tutelati e garantiti:
• Nei rapporti negoziali,
• Nella stipula di accordi
• Nell’applicazione delle norme contrattuali.

Rappresentanza unitaria

La RSU opera collegialmente per l’intera durata dell’incarico pari a tre anni e in quanto organismo sindacale unitario, rappresenta tutti i lavoratori presenti nell’istituzione scolastica, senza distinzione tra ATA e docenti di ogni ordine e grado di scuola.

Funzioni

Fra le funzioni che rientrano nella prerogativa della RSU, assume particolare rilevanza non solo quelle volte a garantire i diritti del personale tutto, attraverso la vigilanza sull’applicazione delle norme contrattuali ma soprattutto quello di promuovere il dialogo, la negoziazione e la stipula di accordi che garantiscono gli interessi di tutti e di ciascuno.

Compiti

Fra i compiti della RSU previsti rientra la possibilità di organizzare assemblee e/o incontri fra tutto il personale dell’istituzione, al fine di comunicare gli esiti:
• della contrattazione,
• del confronto
• dell’informazione
con il Dirigente Scolastico i cui argomenti sono indicati all’art. 30 del CCNL 2019/2021.

Contrattazione

Sono argomenti di contrattazione:
• i criteri generali per gli interventi rivolti alla prevenzione ed alla sicurezza nei luoghi di lavoro;
• i criteri per la ripartizione delle risorse del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa e per la determinazione dei compensi;
• i criteri per l’attribuzione e la determinazione di compensi accessori, ai sensi dell’art. 45, comma 1, del d.lgs. n. 165 del 2001 al personale docente, educativo ed ATA, inclusa la quota delle risorse relative ai percorsi per le competenze trasversali ed orientamento e di tutte le risorse relative ai progetti nazionali e comunitari eventualmente destinate alla remunerazione del personale;
• i criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla valorizzazione del personale, ivi compresi quelli riconosciuti al personale dall’art. 1, comma 249 della legge n. 160 del 2019;
• i criteri per l’utilizzo dei permessi sindacali ai sensi dell’art. 10 del CCNQ 4/12/2017 e s.m.i.;
• i criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare;
• i criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale nel rispetto degli obiettivi e delle finalità definiti a livello nazionale con il Piano nazionale di formazione dei docenti;
• i criteri generali per l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio, al fine di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare (diritto alla disconnessione);
• i riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione inerenti ai servizi amministrativi e a supporto dell’attività scolastica;
• il personale tenuto ad assicurare i servizi essenziali relativi alla vigilanza agli ingressi alla scuola e ad altre attività indifferibili coincidenti con l’assemblea sindacale;
• i criteri di utilizzo delle risorse finanziarie e la determinazione della misura dei compensi di cui al decreto del MIM n. 63 del 5 aprile 2023.
• il Protocollo di intesa per la determinazione dei contingenti di personale previsti dall’accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e di conciliazione in caso di sciopero nel comparto Istruzione e Ricerca del 2 dicembre 2020 validata dalla Commissione di Garanzia con delibera 303 del 17 dicembre 2020, nei limiti, con i soggetti e con le modalità ivi previste.

Confronto

Sono oggetto di confronto:
• l’articolazione dell’orario di lavoro del personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l’individuazione del medesimo personale da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa;
• i criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno dell’istituzione scolastica del personale docente, educativo ed ATA;
• i criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento;
• la promozione della legalità, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo e individuazione delle misure di prevenzione dello stress lavoro-correlato e di fenomeni di burn-out;
• i criteri generali delle modalità attuative del lavoro agile e del lavoro da remoto nonché i criteri di priorità per l’accesso agli stessi b6) i criteri per il conferimento degli incarichi al personale ATA.

Informazione

Sono oggetto di informazione:
• la proposta di formazione delle classi e degli organici;
• i criteri di attuazione dei progetti nazionali ed europei
• i dati relativi all’utilizzo delle risorse del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. In merito a quest’ultimo punto va detto che nel comunicare le attività retribuite, l’importo erogato, il numero dei lavoratori coinvolti non deve essere possibile associare il compenso al nominativo del lavoratore che lo ha percepito.

Salvatore Pappalardo

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