Una svastica e una scritta contro la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein è apparsa a Viterbo, lungo un muro in via delle Fortezze. La scritta offensiva riporta la seguente frase: “Schlein la tua faccia è già un macabro destino”. Lo riportano Ansa e Open.
Il gesto è stato condannato dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che in una nota ha espresso solidarietà verso la segretaria dem: “La scritta offensiva accompagnata dal disegno di una svastica su un muro nella città di Viterbo è un gesto da condannare con assoluta fermezza”, queste le parole giunte da Palazzo Chigi.
Ad esprimere vicinanza e a condannare il fatto è stato anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in un comunicato stampa: “Esprimo la mia più sentita solidarietà all’on. Elly Schlein, per la vile minaccia di stampo neonazista subita a Viterbo. Svastiche ed evocazioni di orrori passati sono la negazione della vita civile. Tutti insieme dobbiamo combattere questi ignobili comportamenti che hanno il fine di avvelenare il clima e minare il confronto democratico: tanta violenza e squallore vanno condannati con la massima fermezza, al di là di ogni contrapposizione politica”, ha dichiarato il capo del dicastero di Viale Trastevere.
Rispetto al competitor, Stefano Bonaccini, l’idea di Schlein è quella di discutere in maniera più ampia dei cosiddetti “servizi essenziali”. Nonostante consideri la proposta di Calderoli sull’autonomia differenziata “pericolosa”, Schlein ipotizza un percorso che parta proprio dai livelli essenziali delle prestazioni e arrivi una legge quadro con al centro il Parlamento. Presenti dei paletti invalicabili, come la scuola e lo stop alle trattative separate tra Roma e le singole Regioni sul tema.
“Non si può parlare di merito prima di aver garantito a tutte e tutti pari opportunità e diritti di accesso a un’istruzione di qualità. Un’educazione che parta dai primissimi anni di vita e che estenda l’obbligo formativo a 18 anni”, ha detto la candidata.
Schlein vorrebbe “ridurre il numero di bambini e bambine nelle classi e ampliare il tempo pieno. Garantire la presenza di insegnanti e personale educativo di sostegno. Rendere gratuito l’accesso all’istruzione garantendo i libri di testo, il trasporto pubblico, le rette universitarie per le famiglie più fragili e quelle del ceto medio”.
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