L’Italia è in piena emergenza a causa della pandemia e tutto ciò che non è indifferibile viene giustamente rinviato, a partire dai concorsi.
Tutte le procedure concorsuali pubbliche sono state infatti rinviate, fatta eccezione per quelle per soli titoli e per quelle da svolgersi in modalità telematica, nonché quelle riguardanti il personale sanitario, ivi compresi gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, quelle per il personale della protezione civile, da svolgersi preferibilmente con modalità a distanza o, in caso contrario, garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Dette disposizioni restrittive erano state inizialmente introdotte dal DPCM 8 marzo 2020 per le sole “zone rosse”, tuttavia, a causa dell’attuale velocità con cui viaggia la diffusione del virus, con il DPCM del 9 marzo 2020 dette misure emergenziali sono state estese all’intero territorio nazionale.
Immediata è stata l’applicazione per il settore scolastico.
Con decreto n.176 dell’11.03.2020 il Ministero dell’Università e della Ricerca ha intanto disposto che le date di svolgimento dei test preliminari per l’accesso al V ciclo del TFA di sostegno, già fissate per i giorni 2 e 3 aprile 2020, il rinvio al 18 maggio per la scuola dell’infanzia e primaria, ed al 19 maggio per la scuola secondaria di I e II grado; è stato altresì previsto che i corsi del V ciclo si concluderanno entro il 15 giugno 2021 e quelli del ciclo 2018/2019, attualmente in corso, si concluderanno a maggio 2020.
Nonostante il rinvio delle date delle prove, i singoli Atenei non hanno però prorogato il termine per la presentazione della domanda di partecipazione, mettendo in grosse difficoltà quanto erano in attesa di conseguire i 24 CFU per poter integrare il titolo di studio ai fini dell’ammissione alla prova di accesso.
Non tutti gli enti autorizzati al rilascio dei 24 CFU stanno infatti organizzando sessioni di esami on line, con la conseguenza che molti candidati potrebbero non riuscire ad integrare il titolo per tempo per presentare la domanda.
Per quanto riguarda il concorso ordinario a cattedre ed il concorso straordinario per la scuola secondaria che, secondo le iniziali previsioni del Decreto scuola 126/2019 avrebbero dovuto essere banditi entro il 2019, il decreto milleproroghe n.162/2019 aveva rinviato al 30 aprile 2020 la data entro la quale pubblicare questi bandi.
Al momento, non essendo stati ancora pubblicati i bandi (era previsto per oggi 12 marzo il parere del CSPI, che però non si riunirà), non c’è nulla da rinviare, tuttavia appare ragionevole attendersi una ulteriore proroga del termine del 30 aprile previsto dal decreto milleproroghe.
A proposito di concorsi, avevamo già detto del rinvio a data da destinarsi dell’udienza prevista per il 12 marzo innanzi al Consiglio di Stato, sugli appelli proposti dal Ministero avverso le sentenze con cui il Tar Lazio aveva annullato il concorso per dirigente scolastico.
Con il decreto-legge n.11/2020 è stato infatti previsto un “periodo cuscinetto” da lunedì 9 marzo a domenica 22 marzo 2020, durante il quale – salve specifiche eccezioni – tutte le udienze dei procedimenti civili, penali e amministrativi pendenti presso tutti gli uffici giudiziari d’Italia sono rinviate d’ufficio a data successiva al 22 marzo 2020 e dunque non saranno tenute.
IL MODULO DI AUTOCERTIFICAZIONE
IL DPCM DEL 9 MARZO (N.B. Le disposizioni sono in vigore dal 10 marzo al 3 aprile)
LA MAPPA DELLA SITUAZIONE IN ITALIA
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