Ci sono nuove misure in arrivo anche per le scuole: poche ore fa ci è conclusa una ulteriore riunione del Comitato Tecnico Scientifico che sta suggerendo al Governo di rivedere le regole per tutte le aree, comprese quelle “gialle”.
L’ipotesi che sembra emergere fra gli esperti è che il lockdown generalizzato non sia particolarmente utile.
“Con la prima variante – ha spiegato il virologo Crisanti ad Agorà su Rai3 – i bambini avevano una resistenza da 20 a 30 volte maggiore di un adulto e questo ha permesso di lasciare aperte le scuole materne. La variante inglese invece ha rotto questa barriera e si diffonde bene anche in bambini fino a 5 anni. E’ cambiato il quadro epidemiologico, ignorarlo comporta il rischio di aumentare i contagi. E’ giusto che si prenda in considerazione la nuova caratteristica del virus. L’agenda la detta il virus, se cambia il virus devono cambiare le misure”.
Nel concreto questo potrebbe significare l’introduzione di misure più restrittive compresa la chiusura delle scuole dell’infanzia anche in regioni che non sono né in area rossa né in arancione rafforzato.
Il viceministro Sileri sostiene che ci vogliono adesso “misure chirurgiche” diverse non solo da regione a regione ma da territorio a territorio.
Già nei prossimi giorni il DPCM entrato in vigore nelle scuole l’8 marzo potrebbe essere rivisto e corretto.
Da lunedì 15 le regole potrebbero quindi cambiare di nuovo.
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