Agli inizi di luglio i sindacati della scuola e la stessa Regione avevano reclamato per l’Emilia Romagna almeno 3.500 insegnanti.
Il contingente necessario per far funzionare le classi a settembre. Ne sono arrivati dal ministero all’istruzione 2.904. Flc-Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda dichiarano in coro:”Una vera e propria emergenza, il ministero non ha assegnato i posti necessari alle reali esigenze della scuola dell’Emilia Romagna, peraltro rappresentate dall’Ufficio scolastico regionale e sostenute anche dai massimi livelli istituzionali della regione, negando di fatto le ragioni oggettive alla base delle richieste”.
A tal riguardo la responsabile scuola del Pd Francesca Puglisi, capogruppo in Commissione Istruzione a Palazzo Madama, replica: “Nessuna emergenza insegnanti in Emilia-Romagna. E’ la Regione che ha il maggior incremento di insegnanti, seguita da Lombardia e Toscana, proprio perché il MIUR ha ben presente che in queste regioni la popolazione scolastica è in crescita. In organico di fatto abbiamo avuto 2904 posti, 253 posti in più dello scorso anno (nel 15/16 erano 2651 posti) ovvero il 9,5 % in più. Mentre nell’organico di diritto aveva già segnato un incremento del 2,5% in più”.
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