A Dresda è “emergenza nazismo”. Il consiglio comunale della città tedesca ha approvato una risoluzione nella quale si denuncia che “idee e azioni antidemocratiche, antipluraliste, misantrope e di estrema destra, compresa la violenza, avvengono con sempre maggiore frequenza”.
“La città ha un problema con i nazisti”, ha tuonato un consigliere del comune tedesco e sulla risoluzione si legge che la città cercherà di rafforzare la cultura democratica e di offrire una migliore protezione alle minoranze ed alle vittime della violenza.
“Dobbiamo fare qualcosa – ha esortato il promotore del testo- La politica deve finalmente cominciare a contrastare” questo fenomeno “e dire che è inaccettabile”.
Nella delibera viene infatti affermato come il consiglio comunale abbia: “Osservato con preoccupazione che gli atteggiamenti e le azioni antidemocratiche, anti-pluraliste, anti-umane ed estreme di destra, compresa la violenza, stanno diventando sempre più evidenti. […] I risentimenti xenofobi, razzisti e nazionalistici sono diffusi e gli atteggiamenti antidemocratici raggiungono gran parte della classe media”.
La Sassonia è peraltro uno dei lander dell’ex Germania Est considerati roccaforti del partito di estrema destra Alternative Fur Deutschland, che alle ultime elezioni regionali dello scorso primo settembre ha raccolto il 27,5% dei voti posizionandosi al secondo posto.
La risoluzione è stata votata dai Verdi, dalla Linke, dai Liberali e dall’Spd, mentre la Cdu l’ha criticata, definendola “un’iniziativa simbolica, con errori linguistici”.
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