Il rientro in classe il prossimo 26 aprile con gli alunni in presenza al 100% è un rischio calcolato, come ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza, oppure è una decisione avventata, come l’hanno sostanzialmente definita tutti i sindacati di comparto durante l’incontro del 19 aprile con il capo dipartimento Stefano Versari?
Oggi pomeriggio, 20 aprile, alle 16:30 la diretta di Tecnica della Scuola LIVE è dedicata a questo argomento. Protagonisti Antonello Giannelli, presidente nazionale Anp, e Cristina Costarelli, vice presidente Anp Lazio. A condurre l’incontro sarà il nostro direttore Alessandro Giuliani.
I due sindacalisti, che nel prossimo weekend si sfideranno nel XII Congresso nazionale Anp per la guida nel prossimo triennio del primo sindacato dei dirigenti scolastici, affronteranno le problematiche che tra pochi giorni si troveranno ad affrontare per garantire le lezioni con gli studenti in presenza al 100%: i contagi si sono leggermente ridotti, ma sono ancora attorno ai 10 mila casi al giorno, con 300-400 decessi sempre ogni ventiquattr’ore; il personale scolastico è parzialmente vaccinato con AstraZeneca, con circa il 70% di docenti e Ata che hanno fatto la prima dose e il rimanente 30% nemmeno quella, al momento messi pure in attesa perché la precedenza è stata data ad anziani e “fragili” e le fiale continuano non abbondare; le dimensioni delle aule rimangono sostanzialmente immutate, se si eccettuano gli spazi aggiuntivi forniti da qualche amministrazione locale; anche sugli organici Covid non si è andati oltre l’impegno di conferma per il prossimo anno.
Anche per la ripresa delle lezioni a settembre c’è poco da ridere: per la formazione delle classi i parametri rimangono immutati, ferme ai parametri introdotti col dimensionamento Tremonti-Gelmini, in particolare con la famigerata Legge 133 del 2008.
Rispetto ai ritorni in classe precedenti, a settembre 2020 e poi lo scorso gennaio, si registra un lieve aumento dei mezzi di trasporto, frutto degli incontri organizzati dalle prefetture nell’ultima fase del governo Conte bis, e i 150 milioni messi a disposizione delle scuole con il decreto Sostegni: una media di 18 mila euro ad istituto, con cui dirigenti e consigli d’Istituto potranno decidere di acquistare eventuali dispositivi di protezione ulteriori, mascherine Ffp2, ma anche accordarsi con le strutture sanitarie locali per eventuali tamponi rapidi di far somministrare in presenza di sospetto Covid tra la popolazione scolastica. Per il futuro sarebbe opportuno anche che le scuole valutassero l’opportunità di introdurre degli impianti di areazione nelle aule, utilissimi per il ricambio d’aria e quindi per ridurre i rischi dei contagi.
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