La ministra Lucia Azzolina incontra una trentina di dirigenti scolastici per discutere con loro i problemi legati alla gestione delle scuole in questa fase di emergenza ed è subito polemica.
La notizia dell’incontro era stata data nella tarda serata di venerdì da Laura Biancato, dirigente scolastica in Veneto, con un post pubblicato su FB: “In un momento così difficile per la scuola, la ministra Azzolina ha coinvolto ieri in una riunione virtuale una trentina di dirigenti scolastici. Ci ha ascoltati sui problemi più urgenti, si è impegnata a dare risposte e ha garantito tutto il suo supporto. Da parte nostra, abbiamo dato voce alla scuola vera, senza nascondere le difficoltà e le emergenze. Vogliamo che la scuola resti aperta, lo dobbiamo ai nostri studenti”.
Ma l’idea della Ministra non è piaciuta molto ad altri dirigenti che hanno polemizzato sulle modalità di convocazione dell’incontro.
C’è chi si chiede come siano stati “scelti” i 30 dirigenti e chi recrimina sul fatto che gli stessi 30 “eletti” non abbiano pensato di raccogliere problemi (e lamentele) fra i colleghi prima di parlare con la Ministra.
C’è addirittura chi osserva che i dirigenti invitati sarebbero stati scelti “a caso”.
Laura Biancato non si scompone e replica: “Non siamo stati invitati a rappresentare nessuno, ma a portare la nostra esperienza e a segnalare le concrete difficoltà di questo periodo, peraltro mi stupisce molto che qualcuno possa contestare ad un ministro il diritto di consultare chi vuole”.
L’iniziativa viene contestata anche dai sindacati che si sono sentiti in un certo senso messi da parte.
“Già il 12 ottobre – fa osservare Maddalena Gissi, segretaria nazionale Cisl Scuola – tutti e 5 i sindacati scuola avevano chiesto la convocazione del tavolo previsto dal protocollo di sicurezza del 6 agosto in modo da fare il punto sulle problematiche e le criticità emergenti dal territorio su tutte le questioni che riguardano le condizioni dl lavoro del personale scolastico e gli impegni a tale riguardo assunti dall’amministrazione”.
“La convocazione – rimarca Gissi – non è ancora avvenuta, la Ministra incontra 30 ds ma ad oggi i rappresentanti della categoria siamo ancora noi. E’ in gioco il rispetto dei rapporti istituzionali”.
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