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Emergenza supplenze a Milano, si cercano docenti in II e III fascia. Forse serviranno anche le MAD

In Lombardia, specie nella provincia di Milano, la caccia al supplente sta assumendo i contorni della frustrazione.

Infatti si parla di quasi 3mila e 300 cattedre ancora scoperte, divise fra 1000 alle superiori, 1700 alle scuole medie e altri 600 alle scuole primarie delle province di Milano, Monza e Brianza.

Ma se questi numeri sono allarmanti, le cattedre scoperte sul sostegno portano quasi alla disperazione: fra la provincia meneghina e quella di Monza e Brianza mancano in tutto 3863 insegnanti di sostegno, si legge sulla pagina milanese de La Repubblica.

Pertanto, la caccia ai supplenti è partita dalle scuole del territorio, con le graduatorie di seconda e terza fascia che potrebbero essere totalmente spremute.

Le scuole, pertanto, stanno inviando le mail ai possibili candidati nelle graduatorie, a cui devono dare risposta entro il termine fissato, la maggior parte delle volte molto stretto.

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Tuttavia, anche se accetteranno il posto, gli aspiranti potrebbero anche cambiare idea in seguito ad un’altra chiamata da una scuola più vicina o che propone una supplenza più lunga. Ragione per cui, le scuole delle province in emergenza potrebbero impiegare anche più di un mese per risolvere il problema delle cattedre vacanti.

A tal proposito, risulta facilmente ipotizzabile che saranno molti i casi in cui, esaurite le graduatorie completamente, i presidi decidano di assegnare i posti rimasti ancora liberi tramite le MAD, le domande di Messa a disposizione, candidature libere di neolaureati pronti a inserirsi per qualche supplenza, per lo più breve.

Certamente, il problema più pressante resta quello del sostegno: 3863 è un numero troppo elevato pertanto, come accade ormai da molti anni, si chiameranno supplenti senza specializzazione sul sostegno a coprire le cattedre che hanno il compito di dedicarsi agli alunni disabili.

 

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Fabrizio De Angelis

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