“Non c’è allarme sanitario”, chiarisce il sindaco di Avellino, ma intanto la scuola media “Da Vinci”, nel centro storico della città, resta chiusa, dopo che si è registrato un caso di tubercolosi che ha colpito un alunno di dodici anni di San Potito, paese dell’hinterland. E’ stato lo stesso sindaco disporre “in via precauzionale” la chiusura per oggi dell’istituto “per predisporre – si legge in una nota ufficiale dell’amministrazione comunale pubblicata da La Repubblica- la opportuna disinfezione richiesta dall’Asl dopo il caso di tubercolosi di uno studente”. “L’ordinanza di chiusura della scuola – chiarisce il sindaco – è dettata da senso di responsabilità, considerate le informazioni ufficiali fornite”.
“Non c’è alcun allarme sanitario – spiegano dal comune – ma responsabilmente considerata l’urgenza dell’intervento e viste le difficoltà organizzative, si rende necessario sospendere le attività didattiche per la giornata di oggi”.
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Ma, intanto, scrive La Repubblica, l’allarme si era diffuso già da alcuni giorni dopo che il primario di malattie infettive dell’ospedale “Moscati”, Nicola Acone, aveva segnalato il preoccupante aumento di casi di tubercolosi in poco tempo. “E’ necessario l’intervento del prefetto – ha annunciato il primario dell’ospedale – per alzare il livello di attenzione rispetto a una malattia che non è unicamente esotica ma che colpisce anche gli italiani». Nei primi cinque mesi del 2017 si sono già registrati 18 casi di tubercolosi in Irpinia. “Ma preoccupa il fatto che gli ultimi otto casi si siano registrati nel giro di un mese e mezzo”, ha spiegato Acone. A scatenare la psicosi due casi che hanno colpito ragazzi di meno di dodici anni residenti tra San Potito Ultra e Salza Irpina.