A tal proposito le scuole dell’Emilia-Romagna registrano, sempre secondo il rapporto Istat, il raggiungimento di livelli significativi, tra i più alti a livello nazionale. Tra questi livelli significativi si può evidenziare il tasso nazionale più alto di pc in tutti gli ordini di scuola, infatti, nell’a.s. 2008/2009 si attesta al 70,3% nelle scuole primarie e al 76,1% nelle scuole secondarie di primo grado.
Questo dato risulta in crescita nell’anno successivo 2009/2010, con il 76,11% nelle elementari e l’ 80,50% nelle scuole medie, eguagliando un risultato alla pari delle regioni autonome. Altri obiettivi raggiunti sono il numero di scuole che utilizzano le tecnologie per disabili, con punte di eccellenza assoluta nella scuola primaria con una percentuale pari al 76,6% e le occasioni di formazione alle tecnologie per il personale di sostegno al di sopra della media nazionale. Si può evidenziare anche la percentuale di 1 insegnante di sostegno ogni due disabili pienamente rispettata sia per le medie che per le elementari.
Considerando che la legge n. 517 del 1977 qualificò il contesto scolastico italiano come precursore a livello internazionale della full inclusion, dopo 36 anni possiamo sostenere con forza che la regione Emilia Romagna possa essere considerata un modello da emulare nell’integrazione scolastica degli alunni con handicap.
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