Politica scolastica

Emiliano scrive ad Azzolina: senza i precari come avremmo fatto? Sì ai concorsi per titoli, molli le prove

L’unico modo per assumere in tempo, per settembre, decine di migliaia di docenti precari è quella di organizzare concorsi per soli titoli. Le prove d’esame in questa fase non si possono svolgere. Lo ha scritto, il 5 maggio, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in una lettera inviata alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

Dall’inizio docenti in tutte le classi

“Mi preme sottoporre alla sua attenzione – si legge nella missiva di Emiliano – la questione della ripresa del nuovo anno scolastico in cui sarebbe auspicabile che sin dall’inizio ci siano docenti in tutte le classi, al fine di dare stabilità e continuità all’insegnamento. Pertanto vorrei raccogliere e fare mia la richiesta dei sindacati, di tanta parte del Parlamento e delle migliaia di precari, che faranno domanda entro il 3 luglio per il concorso riservato, a che la selezione avvenga per titoli e non per prove d’esame”.

Senza loro classi da 50 alunni

Per il governatore della Puglia, che sui concorsi ha una posizione analoga a quella di Pd e LeU, ma anche della Lega, “questa scelta infatti, data la ristrettezza dei tempi, le difficoltà logistiche dovute alla crisi sanitaria in atto e le necessarie procedure, non consentirebbe in alcun modo di avere i nuovi titolari per l’inizio del nuovo anno scolastico, generando un notevole disagio nel mondo della scuola”.
Secondo Emiliano dovremmo essere grati a quei docenti precari che per tanti anni si sono prodigati come supplenti: “lo Stato si è comunque servito per anni di questi docenti – sottolinea – : senza di essi infatti la scuola non avrebbe potuto funzionare e molti istituti, soprattutto al Nord, non avendo docenti disponibili, avrebbero dovuto respingere le iscrizioni o comporre classi da 50 alunni”.

Cobas: assurdo fare i concorsi con le scuole chiuse

Oltre ai sindacati rappresentativi, che il 4 maggio hanno organizzato una conferenza stampa in collegamento telematico per esprimere, tra le altre cose, la loro contrarietà in questa fase ai concorsi tradizionali, anche i sindacati di base hanno espresso il loro dissenso: secondo i Cobas, “sulla necessità dell’indizione dei concorsi ordinari c’era una condivisione unanime, mentre assurda ci appare la scelta forzata di voler far svolgere il concorso straordinario per la secondaria con prova selettiva da tenersi questa estate quando la stessa ministra non è neanche in grado, data l’emergenza coronavirus, di poter affermare con sicurezza se le scuole a settembre potranno riaprire. E secondo lei si potrebbero tenere i concorsi! Viene il sospetto che sia un modo per non assumere nessuno a settembre”.

80 quiz in 80 minuti: inaccettabile

“Ribadiamo invece – conclude il sindacato guidato da Piero Bernocchi – che i precari con più di 3 anni di servizio hanno diritto all’assunzione a tempo indeterminato prevedendo per loro un canale parallelo per l’immissione in ruolo. Ma non condividiamo neanche il modo inaccettabile con cui dovrebbe avvenire la selezione: 80 quiz a cui rispondere in 80 minuti! Sicuramente un test di abilità mnemonica e di reattività che punisce i docenti riflessivi, coloro che “pensano””.

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