Con la firma del contratto scuola, solo della parte economica, avvenuta lo scorso 6 dicembre, si è dato il via all’emissione degli arretrati dal 2019 al 2022 per tutto il personale scolastico. Diversi dipendenti già dagli inizi di dicembre hanno calcolato la cifra di arretrati che gli spettava, ma adesso, dopo le emissioni speciali, si sono visti accreditare un importo nettamente inferiore.
Alcuni lettori ci hanno scritto raccontando la loro delusione: alcuni hanno riscontrato 200-400 euro in meno, altri cifre maggiori, da 800 a 1000 euro. Nicolò scrive: “Nel mio caso la differenza è di 900 euro. Sicuramente siamo stati presi in giro dai sindacati facendo credere a tutti di aver ottenuto un accordo molto conveniente sul rinnovo del contratto”. E ancora, Anna Maria lamenta: “Io quasi 600 euro in meno rispetto alla tabella di arretrati netti, una vergogna e una presa per i fondelli”.
A questi si aggiungano i diversi commenti sulla questione in generale degli arretrati. Sulla pagina Facebook della Tecnica della Scuola, infatti, molti docenti hanno espresso la loro polemica al riguardo. Stefania ha scritto: “Siamo vittime del fenomeno della rana bollita di Chomsky: i peggiori attentati alla dignità della persona si effettuano lentamente ed inesorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute. Saltare dal pentolone sarà difficile…ormai siamo deboli e divisi”.
Per chi volesse consultare la cifra dell’emissione speciale, può andare sul portale NoiPa dal servizio “Consultazione stipendi” e troverà il totale dell’emissione straordinaria denominata con: ”58 Emissione Speciale Arretrati”.
Chi non ha ancora visto l’emissione speciale di arretrati la riceverà sui NOIPA entro il 31 dicembre 2022. Infatti, come comunicato dallo stesso NoiPa, l’elaborazione riguarda oltre un milione e duecentomila amministrati e la data di esigibilità delle somme è prevista tra il 27 e il 30 dicembre.
Secondo il prof Lucio Ficara, si potrebbe ipotizzare che il MEF abbia fatto dei calcoli al ribasso per evitare conguagli negativi. Molto probabilmente la somma restante sarà presente con il conguaglio di febbraio 2023.
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