L’insegnante deve potenziare il proprio empowerment? (VAI AL CORSO) Insomma, come potenziare le risorse dell’insegnante? Attraverso un aspetto in particolare, la sua capacità di creare connessioni nelle esperienze, apprendendo i piani diversi in gioco e riuscendo così a integrarli, un processo attraverso il quale elementi distinti sono collegati a formare un tutto organizzato.
Ma esattamente che cos’è l’empowerment? L’Empowerment è quel processo di ampliamento delle possibilità, delle capacità di scelta, dell’autodeterminazione e autoregolazione, del sentimento del proprio valore e del controllo sulla situazione di lavoro, dell’autostima e autoefficacia. In altre parole l’empowerment è il concetto attraverso il quale le persone, a partire da una qualche condizione di svantaggio, di stress e di dipendenza non emancipante, vengono rese “potenti” al fine di ridurre e sopire i sentimenti di impotenza, sfiducia e paura, l’ansietà, la tensione negativa e l’alienazione.
Quanto è importante oggi lavorare sull’empowerment?
La professione insegnante non è esente da rischi, è un mestiere con buone dosi di stress, che in questi tre anni scolastici, i rischi da Coronavirus hanno abbondantemente nutrito. Ecco perché le risorse personali del docente diventano strumenti chiave per superare le difficoltà del contesto ambientale e quelle proprie, provenienti da noi stessi.
Il corso
Su questi argomenti il corso Potenziamento delle risorse personali dell’insegnante, in programma dal 4 marzo, a cura di Pino De Sario.
Il corso è una finestra sull’automiglioramento dell’insegnante, sul piano della persona e del ruolo. Due gli assi essenziali: i funzionamenti del cervello-corpo con al centro la mappa del cervello trino (corpo, emozioni, ragione); e gli aspetti relazionali-sociali.
Il corso quindi, quale palestra di una nuova e appassionante ricerca di benessere, personale e sociale.