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“Energia in Gioco” 2006: premiati i vincitori

Una bolletta elettrica tradotta in musica, delle lezioni di energia svolte in classe, un rotolo di carta da cucina decorato con disegni sugli accorgimenti per evitare gli incidenti domestici legati all’elettricità, un giallo interattivo ambientato in una centrale elettrica, un’autostrade del sole con pannelli fotovoltaici, dei pannelli progettati con materiali di recupero, un sondaggio energetico: sono alcuni dei progetti premiati il 20 marzo per aver brillantemente partecipato all’edizione 2006 di “Energia in Gioco”, il progetto che Enel dedica alle scuole italiane di ogni ordine e grado per conoscere il mondo dell’energia. In tutto sono state premiate diciassette scuole, a fronte di oltre 325.000 studenti e più di 10.000 insegnanti che hanno partecipato al progetto. Gli studenti sono stati premiati dal presidente di Enel Piero Gnudi, alla presenza professor Umberto Veronesi già ministro della Salute. L’evento è stato condotto da Licia Colò.
Un progetto come questo, ha spiegato Gnudi “contribuisce in modo significativo a migliorare il rapporto tra l’impresa, la comunità scientifica e i cittadini. In particolare, ‘Energia in gioco’ favorisce una migliore comprensione presso i giovani di problemi di stringente attualità come quelli della sicurezza energetica e dello sviluppo sostenibile. La premiazione è stata un’occasione per presentare la nuova edizione di “Energia in Gioco” che dal 2007 diventa internazionale e crea un vero e proprio network fra gli studenti di Slovacchia, Romania, Bulgaria, Italia, Guatemala, Cile, Costa Rica. 
Attraverso il nuovo progetto Young Energy, gli studenti, con i loro insegnanti, potranno approfondire la realtà energetica del proprio Paese e confrontarsi da protagonisti con i coetanei di altre nazionalità: dialogheranno in rete e scopriranno realtà culturali, ambientali, energetiche dell’altra parte del mondo. Al centro dell’attenzione dei partecipanti vi è un viaggio attraverso il percorso dell’energia elettrica, dalle centrali alle nostre case, ma anche la storia, i personaggi e le scoperte scientifiche che hanno permesso lo sviluppo di tutte le tecnologie elettriche che oggi utilizziamo. In questa ottica vengono organizzati anche incontri nelle scuole con scienziati e ricercatori universitari e un master per 15 classi del 4° e 5° anno della scuola secondaria di secondo grado. Un ricercatore universitario farà da tutor per ciascuna classe con incontri periodici fino a maggio. 
Ciascuna classe poi produrrà una tesi e il premio per gli studenti consisterà nell’iscrizione al primo anno di università con un corso di laurea scientifico.
Alessandro Giuliani

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