Complessivamente, Comuni e Province, hanno chiesto cofinanziamenti per un monte interventi dal costo di oltre 1,6 miliardi di euro a fronte di una disponibilità di 38milioni.
Soddisfazione del ministro Profumo che al Maxxi di Roma ha lanciato anche un concorso di architettura con l’obiettivo di stimolare i giovani progettisti a ideare scuole lontane dal modello “aula, banco, lavagna e gessetto”. Una concezione che vede l’edificio subordinato, nelle sue componenti architettonica e tecnologica, a nuovi modelli di apprendimento.
in ogni caso, anche se il bando era circoscritto a scuole da realizzare con lo strumento del fondo immobiliare, l’avviso del Miur si è trasformato in un’occasione ideare spazi diversi e innovativi per l’insegnamento.
Al bando hanno concorso Comuni, Province e anche regioni. Il giorno stesso della pubblicazione è arrivata una manciata di richieste, con in testa il Comune di Firenze, registrata alle 12,33, seguita da Bologna, che ha già avviato un progetto per realizzare una decina di scuole attraverso un fondo immobiliare.
Richieste sono arrivate nella notte tra sabato 6 e domenica 7 aprile. Poi, da lunedì 8 si è scatenato il diluvio, con mail inviate da tutte le regioni, con la sola eccezione della Valle d’Aosta e del Trentino Alto Adige.
Si va dal micro-intervento da 16mila euro del comune di di Padria (Ss), che chiede al Miur solo 4mila euro, fino al programma da 123 milioni della provincia di Salerno.
I vincitori non potranno ottenere più del 25% del costo complessivo dell’intervento, e senza comunque superare il tetto di 5 milioni di euro.
L’avviso chiedeva poche essenziali informazioni sul progetto: nome del Comune, indirizzo, contributo richiesto e costo totale previsto.
Il difficile viene ora, per gli enti che verranno selezionati dal Miur, in base all’ordine cronologico di arrivo della richiesta, ma anche al tipo di intervento: tra una ristrutturazione e una nuova costruzione, la priorità verrà data a quest’ultima.
Gli enti dovranno sottoscrivere un impegno che prevede la costituzione di un fondo immobiliare (previa gara per selezionare il gestore).
La selezione sarà fatta in tempi rapidissimi. Prima di lasciare il dicastero di Viale Trastevere al suo successore, il ministro Francesco Profumo vuole chiudere una graduatoria
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