Oggi gli italiani che usano regolarmente internet (almeno una volta a settimana) sono appena il 37%, mentre nei Ventisette arrivano al 56%; la posta elettronica è stata adottata dal 34% della popolazione, contro il 53% degli europei. La banda larga in Italia copre il 19% della popolazione, contro il 22,9% della media Ue, anche se ormai è disponibile nel 95,3% del territorio (92,7% nei Ventisette).
Tuttavia, il quadro italiano migliora di molto quando la lente si sposta sulle imprese e sull’amministrazione pubblica: il 51% dei nostri servizi pubblici ‘essenziali’ è infatti disponibile online, che secondo Bruxelles è la nona migliore prestazione all’interno dell’Ue, anche se solo il 28% dei cittadini dichiara di usarli.
Inoltre internet risulta piuttosto diffuso all’interno delle aziende: l’81% ha la banda larga, dato in linea con la media europea, e il 29% ha adottato le fatture online, contro il 21% nei Ventisette.
E a livello comunitario fa ben sperare la padronanza di queste tecnologie da parte degli under 24: il 73% di loro dichiara di ricorrere a internet per ‘servizi di comunicazione avanzata’ (Facebook, YouTube, MySpace e altri siti di condivisione file), contro il 35% dell’intera popolazione Ue.
Un terzo di questi “figli dell’era digitale” dichiara però di essere contrario a pagare per scaricare o guardare contenuti online, anche nella stessa fascia di età la percentuale di persone che ha pagato per ottenere questi servizi è il doppio rispetto alla media Ue (10% contro il 5%). Un dato che non sarà di certo sfuggito all’editore-magnate Rupert Murdoch, che proprio in questi giorni ha sentenziato la fine dell’era dalla rete internet gratuita: presto tutti i suoi prodotti on line, ad iniziare dal Sunday Times, verranno proposto a pagamento. Un modo per cercare di risollevare le sorti delle testate cartacee, che hanno sempre meno attenzioni dai lettori proprio per la facile reperibilità delle notizie via internet. Ma così facendo, chiedendo soldi per accedere ai contenuti, non c’è il rischio che anche i giovani, i primi fruitori della rete, si allontanino dalla madre di tutte le reti compromettendo così proprio le raccomandazioni di Bruxelles?
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