Perché una rassegna cinematografica sulla Pace, in Agosto e in luogo simbolo come Farfa?
"La nostra idea di pace è che essa si costruisce principalmente attraverso la conoscenza, attraverso la conoscenza dei popoli, attraverso uno scambio autentico di emozioni.
Il cinema è un grande strumento di conoscenza e può divenire, se usato in modo corretto, un grande veicolo di Pace".
Questo afferma Italo Cassa, organizzatore della manifestazione che intende "visitare", attraverso il cinema, i continenti del mondo, dall’Africa all’America Latina.
Ed ecco, come da cartellone, il film d’apertura (5 agosto) Souko, le cinematographe en carton, dove i bambini del Burkina Faso inventano un cinematografo di cartone facendo materializzare, come per magia, un cavallo bianco che porta scompiglio nel villaggio africano, ma anche un messaggio di pace. Oppure con film come Fatma (in programma l’8 Agosto) che affronta la condizione femminile in una società come quella tunisina, o con il film Poussieres de vie (in programma il 10 Agosto), che ci offre uno spaccato molto doloroso della realtà in Vietnam alla fine della guerra (nel 1975).
Un omaggio particolare va al cinema dedicato alla Palestina, attraverso il documentario Jenin, Jenin (in programma il 12 Agosto) e il film Ticket to Jerusalem (in programma il 13 Agosto), dove l’idea di Cinema per la Pace attraversa materialmente i confini degli Stati e i posti di blocco tra la Cisgiordania ed Israele. Nel film di Masharawi, in cui il protagonista porta a braccio, per superare i posti di blocco, la sua macchina da proiezione 35 mm. per organizzare una proiezione nella città vecchia di Gerusalemme, troviamo una vera e propria sintesi della nostra idea di Pace attraverso il Cinema.
E che dire poi del discorso tenuto da un regista Brasiliano (Paulo Cezar Saraceni, fondatore del Cinema Novo Brasilero) , nel film Sem terra (in programma il 14 Agosto), al popolo dei Senza Terra, in cui la lotta per un cinema di qualità che non sia solo la colonizzazione culturale cinematografica degli U.S.A., viene paragonata alla lotta dei contadini per conquistare il diritto alla Terra…
Un particolare tributo va poi al documentario Sotto il cielo di Baghdad (in programma l’11 Agosto), girato pochi mesi prima dell’inizio della guerra, alla cui realizzazione in Iraq ha partecipato un cittadino di Farfa, Paolo Maselli, che ne ha realizzato anche il montaggio, in cui corre una domanda per tutta la durata del film: "perché la guerra"?
Informazioni:
Tel. 304/0585167
Tel. 338/8546244
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