Categorie: Attualità

Epilessia, i bambini sono i soggetti più colpiti

L’8 febbraio si celebrerà la giornata mondiale per la lotta all’epilessia, una malattia che colpisce di più i bambini. Infatti, nei due terzi dei casi la malattia inizia a manifestarsi già prima della pubertà. Attualmente, il 30% di tutte le epilessie resiste ai farmaci e di queste solo il 10-15% può essere trattata con la chirurgia. L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù aderisce alla giornata mondiale con iniziative di informazione e sensibilizzazione.

 

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L’epilessia è una malattia neurologica dovuta sia ad una predisposizione genetica, sia a lesioni cerebrali. Colpisce mediamente l’1% della popolazione. Si manifesta con crisi di vario tipo nei primi anni di vita (entro i 12 anni nel 70% dei casi) con conseguenze negative sullo sviluppo psicomotorio e ricadute sul piano sociale. Un terzo dei pazienti resiste al trattamento con i farmaci e di questi il 10-15% riporta una lesione cerebrale operabile. La chirurgia dell’epilessia è indicata, infatti, solo quando l’area epilettogena (zona del cervello responsabile delle crisi) è circoscritta e la sua asportazione non causa deficit neurologici.

Dal 2010 ad oggi, all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù sono stati eseguiti più di 100 interventi chirurgici con una percentuale di successo pari al 70%. Vale a dire che 7 bambini su 10 sono guariti completamente. All’ospedale Pediatrico Bambino Gesù ogni anno vengono effettuati oltre 500 ricoveri per epilessia, pari a circa il 50% delle attività dell’unità Operativa Complessa di Neurologia. 2300 le giornate di Day Hospital e 1700 le visite ambulatoriali. I piccoli pazienti sottoposti a intervento chirurgico nel corso del 2015 sono stati 25. Al Bambino Gesù infine è possibile accedere a sperimentazioni cliniche con farmaci ancora non in commercio per diverse forme di epilessia.

 

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Redazione

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