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Equipollenza e riconoscimento titoli di studio esteri, cosa fare? Le info utili

Spesso in redazione arrivano domande in merito all’equipollenza e al riconoscimento dei titoli di studio esteri in Italia. Quindi ad esempio, chi ha conseguito un diploma o una laurea fuori dall’Italia e adesso vuole partecipare ad un concorso pubblico nel nostro paese, si chiede come farsi riconoscere tale titolo di studio. Ecco come fare.

Intanto possiamo dire preliminarmente che l’equipollenza scolastica o accademica dei titoli di studio, consiste nell’ottenimento di un corrispondente titolo finale italiano, è la procedura mediante la quale l’autorità scolastica o accademica determina l’equivalenza, a tutti gli effetti giuridici, di un titolo di studio conseguito all’estero con un determinato titolo presente nell’ordinamento italiano.
Mentre invece, il riconoscimento finalizzato alle procedure concorsuali o al proseguimento degli studi non si configura come equipollenza e vale solo ai fini di quella procedura.

 

Diploma scuola secondaria di I e II grado: cosa fare?

Per quanto riguarda la procedura da seguire per ottenere la dichiarazione di equipollenza dei titoli di scuola secondaria di I e II grado, gli interessati devono recarsi agli uffici scolastici regionali (USR), che di solito li delegano agli ambiti territoriali provinciali, come ricorda anche il sito Flc Cgil.
In questo caso la procedura può prevedere prove sulla conoscenza della lingua italiana e/o per integrare eventuali contenuti mancanti.

Invece, per il riconoscimento del titolo di scuola secondaria di II grado ai fini dell’accesso ai percorsi universitari, è possibile recarsi direttamente dall’istituzione alla quale ci si intende iscrivere. Tuttavia, è bene sottolineare, il riconoscimento in questo caso non costituisce dichiarazione di equipollenza.

Laurea, laurea magistrale, diploma AFAM I e II livello: cosa fare?

Per quanto riguarda l’equipollenza delle lauree di I e II livello, ovvero diplomi di laurea, laurea, laurea specialistica, laurea magistrale, tale operazione è possibile effettuarla da una qualsiasi Università nel quale sia presente lo stesso percorso di studi. In questo caso, una volta presentata la documentazione necessaria si ottiene il corrispondente titolo italiano direttamente oppure attraverso l’integrazione di crediti/esami.

Per quanto riguarda invece il riconoscimento, gli interessati potranno chiedere informazioni direttamente alle Università.

Discorso diverso per l’equipollenza dei titoli AFAM, procedura gestita direttamente dal Ministero dell’Istruzione. In questo caso, infatti, gli interessati devono inviare la domanda di equipollenza al seguente indirizzo di posta: Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca –Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca – Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore – Uff. IV – Via Michele Carcani, n. 61 – 00153 Roma.
La documentazione richiesta ed il modello di domanda sono disponibili a questo link.

Sempre il sito Flc Cgil, ricorda che per tutte le informazioni sul riconoscimento dei titoli accademici sono disponibili sul sito del Centro Informazione sulla Mobilita e le Equipollenze Accademiche (C.I.M.E.A.).

Il riconoscimento esclusivo per la prosecuzione degli studi è effettuato direttamente dalla struttura universitaria o AFAM alla quale si fa richiesta. Inoltre, ai fini della partecipazione ai concorsi, nel caso il bando lo preveda, si può chiedere il riconoscimento del titolo accademico al momento della domanda ai sensi dell’art. 38, comma 3, del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165. In questo caso la domanda di riconoscimento va presentata entro la data di scadenza del bando al Ministero per la Funzione Pubblica e al Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca con le modalità indicate nella specifica sezione del sito del Ministero della Funzione Pubblica.

Abilitazione all’insegnamento: cosa fare?

Per quanto riguarda il riconoscimento dei titoli di abilitazione/idoneità alla professione docente e di specializzazione per il sostegno, conseguiti fuori dall’Italia, la procedura relativa è stabilita dal Decreto legislativo 206/07 (per i paesi comunitari) e dal DPR 394/99 (per i paesi non comunitari) e successive modificazioni.

Sarà il Ministero dell’Istruzione ad essere responsabile della procedura, che potrebbe decidere di pubblicare un decreto apposito in Gazzetta Ufficiale per il riconoscimento.

La procedura dura 4 mesi e avrà lo scopo di verificare la corrispondenza dei percorsi formativi esteri con quelli previsti in Italia e, nel caso dovessero sussistere le condizioni, può prevedere misure compensative nel caso di insufficiente corrispondenza con il titolo italiano.

Come si legge sul sito del Miur, è necessario presentare domanda di riconoscimento secondo i modelli scaricabili, Mod. A e Mod. B, rispettivamente riferiti ai titoli professionali acquisiti in Paese UE o in Paese non comunitario, da inviare a mezzo posta.
Non è consentito l’invio on-line delle domande e della relativa documentazione.

In applicazione della direttiva 2005/36/CE, recepito in Italia con il decreto legislativo n. 206 del 6 novembre 2007 è possibile presentare richiesta di riconoscimento per le professioni di:
– docente di scuola dell’infanzia;
– docente di scuola primaria
– docente di scuola secondaria di primo grado
– docente di scuola secondaria superiore

Dottorato di ricerca: come fare?

Infine, anche il titolo di dottorato di ricerca (PhD) rilasciato da Università estere possono essere riconosciuti equipollenti al Dottorato di Ricerca italiano, in base all’art. 74 del DPR 382/80. L’autorità competente è il Ministero dell’Istruzione, che però coinvolge anche il CUN (Consiglio Universitario Nazionale) per un parere.

La domanda va presentata a: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR)

Direzione Generale per lo Studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore – Uff. VI Via Michele Carcani, 61 – 00153 Roma e-mail: dgsinfs.ufficio6@miur.it – tel. +39 06.58497061

Sul sito del Miur pagina ecco la documentazione da produrre e il modulo di richiesta,

 

Fabrizio De Angelis

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