Con Determinazione n. 5/2018, l’Invalsi indice una selezione per Autori Prove per la scuola Primaria, Secondaria di I grado e Secondaria di II grado. I requisiti sono chiarissimi. Le modalità di valutazione delle candidature anche.
Per accedere alla prova scritta, da svolgersi a Bologna e a Roma, saranno selezionati solo i primi 100 in graduatoria per ogni ordine di scuola.
Presento la mia candidatura on-line il 15.01.2018 con un CV niente male che soddisfa tutti i requisiti previsti.
Il 24 gennaio, con Disposizione 3/2018, l’Invalsi nomina il nucleo di valutazione e, dopo 48 ore, sono pubblicate le 3 graduatorie.
Consulto l’Allegato F (ENGNEWSEC1) in quanto avevo presentato istanza solo per la Scuola Secondaria di I grado e prendo atto dell’assenza del mio nominativo.
Cerco, senza trovarlo, un elenco degli esclusi per conoscere le ragioni della mia esclusione.
Poi, leggendo l’elenco citato, prendo atto della presenza di persone nate nel 1988 e persino nel 1992.
Poiché tra i requisiti richiesti erano citati almeno 10 anni di servizio nella scuola secondaria, oltre alla laurea in lingua Inglese, ho reputato che una persona nata nel 1992 possa aver conseguito la laurea nel 2014, maturando 10 anni di servizio nel 2024…
Insomma, Invalsi seleziona 300 docenti che dovranno:
1. partecipare ad una prova concorsuale scritta;
2. superare lo scritto per accedere ad un percorso seminariale di 40 ore;
3. produrre dei task che saranno valutati dai formatori;
4. eventualmente, DOPO, instaurare forme di collaborazione con Invalsi.
In definitiva, una guerra. Alla quale, quasi quasi, sono felice di non partecipare.
Per questo, il richiamo al Mercantini è stato immediato: “Eran 300, eran giovani e forti…”
Forse, anche la spigolatrice di Sapri avrà, come me, pensato che fossero davvero troppo giovani!
Bianca Maria Cartella
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